Mancato avvio dei lavori del nuovo ospedale di Vibo Valentia Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo interroga il presidente Roberto Occhiuto: "Serve operazione verità"
«Sono passati esattamente quattro mesi dalla cerimonia (l’ennesima negli ultimi 20 anni) di consegna dei lavori del nuovo ospedale di Vibo Valentia. In quella circostanza, oltre alle foto, alle parole e alle benedizioni di rito, era stato solennemente scandito il cronoprogramma che avrebbe dovuto portare all’avvio delle opere propedeutiche alla realizzazione della struttura e al completamento dell’ospedale stesso: 30 giorni per l’installazione di un sistema di monitoraggio pluviometrico; 330 giorni per la realizzazione delle opere complementari; 1.116 giorni per completare l’opera nel suo insieme».
È quanto dichiara il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, rendendo nota l’interrogazione a risposta scritta inoltrata oggi al presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto in relazione al mancato avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia.
«Lo stesso presidente Occhiuto – prosegue Lo Schiavo – ha confermato in più circostanze, e anche nell’aula del Consiglio regionale rispondendo ad una mia precisa sollecitazione, che il nuovo ospedale sarà pienamente operativo entro tre anni, quindi nel 2026. Ecco, a distanza di quattro mesi da quel 17 maggio, è evidente che il cronoprogramma annunciato è destinato ad essere procrastinato ancora ed è concreto il rischio che quegli intenti restino nel novero, trito e ritrito, degli annunci che si susseguono da quasi 20 anni. Per conoscere le ragioni per le quali ancora il cantiere rimane inesorabilmente fermo, ho inoltrato al presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di commissario alla sanità, un’interrogazione a risposta scritta che mi auguro serva a fare chiarezza sullo stato dei lavori e soprattutto sia utile ad offrire ai cittadini calabresi, e vibonesi in particolare, un quadro trasparente e obiettivo delle ragioni dell’ennesimo ritardo. Pertanto ho chiesto di sapere: se sarà correttamente rispettato il cronoprogramma delle opere complementari afferenti al nuovo ospedale di Vibo Valentia; se il monitoraggio pluviometrico e idrometrico dell’area, preliminare alla realizzazione delle opere di sistemazione idraulica, è stato effettuato; se è stato dato effettivo seguito all’accordo intercorso tra Rfi e Provincia di Vibo Valentia in merito alle opere di sistemazione idraulica e all’attraversamento ferroviario di Vibo Marina e se lo stesso accordo ha subito variazioni di carattere tecnico ed economico; quali interventi immediati s’intendano mettere in atto qualora il cronoprogramma risulti non rispettato; quali fondi sono stati individuati a copertura dell’aumento del costo dei materiali rispetto alla dotazione finanziaria iniziale di 190 milioni di euro. Serve, a mio avviso, un'”operazione verità” e di trasparenza che dica come stanno le cose e aiuti i cittadini a scrollarsi di dosso quella sensazione di continua presa in giro che ormai li accompagna da quattro lustri. Sui temi della salute non si scherza e non sono più ammesse pantomime, incertezze e dilazioni all’infinito. La Regione dica quali sono i motivi del ritardo, spieghi se mai vedremo l’opera completata o che cosa dobbiamo ragionevolmente attenderci rispetto ad una questione di così fondamentale importanza».