Mani camorra su serie B, in inchiesta anche gara Reggina I carabinieri hanno arrestato 10 persone del gruppo di camorra "Vanella Grassi" di Secondigliano nell'ambito di una inchiesta della Dda di Napoli sull'attività del clan su scommesse e partite di serie B
REGGIO CALABRIA – I carabinieri hanno arrestato 10 persone del gruppo di camorra “Vanella Grassi” di Secondigliano nell’ambito di una inchiesta della Dda di Napoli sull’attività del clan su scommesse e partite di serie B. Una delle due gare per le quali i pm ipotizzano la frode sportiva è Avellino-Reggina del 25 maggio 2014. Secondo l’accusa Antonio Accurso, ritenuto esponente del clan “Vanella Grassi”, avrebbe offerto 50.000 euro, consegnati attraverso l’ex calciatore Luca Pini al calciatore Francesco Millesi che li avrebbe utilizzati per corrompere giocatori della Reggina non identificati e favorire la vittoria dell’Avellino. “Ad oggi siamo Asd Reggio Calabria, e quindi una società che non ha nulla a che vedere con i fatti contestati. Della vicenda non so nulla”. Lo ha detto Mimmo Praticò, presidente dalla Asd Reggio Calabria. La Reggina, nel 2015, è stata retrocessa ma, pur senza fallire, non si è iscritta al campionato di Lega Pro per problemi economici. E’ nata così la Asd Reggio.