Manifestazione Pdl, presenza massiccia dei catanzaresi
redazione | Il 05, Ott 2011
Tra i gruppi più numerosi, quello dell’assessore Piero Aiello
di Vincenzo Ursini
Manifestazione Pdl, presenza massiccia dei catanzaresi
Tra i gruppi più numerosi, quello dell’assessore Piero Aiello
Catanzaro 5.10.2011 – La Calabria vuole cambiare e la manifestazione di Cosenza a sostegno della giunta Scopelliti lo ha dimostrato ampiamente. A parte qualche nota “stonata” che si è riscontrata nella composizione del ricco parterre di politici che hanno affollato il palco del governatore.
Commenti a parte, l’incontro di Cosenza è stato senza dubbio “salutare” per il centro-destra. Il presidente Scopelliti, ha, infatti, elencato una serie d’interventi già deliberati che – a suo parere – andranno sicuramente ad incidere in senso positivo sulla disastrata economia regionale. Ad ascoltarlo c’erano migliaia d’iscritti e simpatizzanti, ma certamente meno dei ventimila previsti alla vigilia.
La provincia con il maggior numero di presenze – da una stima sommaria – è stata quella di Catanzaro, con simpatizzanti e iscritti provenienti da Catanzaro, Chiaravalle, Soverato, Sersale, Botricello. E il gruppo più numeroso – a parte quello della Lista Scopelliti, la cui provenienza non era facilmente identificabile e gli amici dell’assessore Mimmo Tallini, anche loro numerosi – sembra essere stato quello dell’assessore regionale all’Urbanistica, Piero Aiello.
“Siamo noi, siamo noi. Il Pdl a Catanzaro siamo noi”: questo lo slogan “adottato” per l’intero percorso dagli amici dell’on.le Aiello, quasi tutti provenienti dalla città capoluogo e dalla fascia jonica.
Il popolo dei moderati ha, quindi, risposto, positivamente all’appello della giunta regionale. Scopelliti, visibilmente emozionato, da politico di lungo corso qual è, ha, comunque, saputo “accendere” la piazza con argomentazioni convincenti, snocciolando dati e programmi a medio e lungo termine che – se arriveranno in porto – potranno veramente cambiare le sorti della Calabria.
L’auspicio dei calabresi è che questa nuova fase sia l’inizio di una reale inversione di tendenza e che, d’ora in poi, il merito prevalga su tutto il resto. Utopia? Realtà? Vedremo. Per ora prendiamo per buona la frase di don Luigi Sturzo, pronunciata all’inizio del suo intervento dal presidente Scopelliti, e cioè: “un programma politico non si inventa si vive”.
Vincenzo Ursini