“Manna non risponde su temi area urbana di Rende” Lo dichiara Domenico Miceli (M5s)
Rende – Quello di oggi è stato un consiglio straordinario che ha chiarito una volta per tutte, l’assenza di risposte dell’amministrazione Manna ad alcuni dei grandi temi che riguardano l’area urbana. Il sindaco che odia i “signor no”, si dimostra essere un perfetto “signor sì”, completamente asservito alle logiche dei suoi sponsor politici.
Sulla metro leggera abbiamo ribadito il nostro no convinto e deciso, sciorinando dati che non sono stati smentiti, anche perché effettivi, né dall’assessore D’Ippolito né dal sindaco Manna. Dati che indicano senza ombra di dubbio che siamo in presenza di un’opera datata, ideata 34 anni fa, e perciò nel secolo scorso, messa in piedi a partire dal 1998 – e siamo ancora all’ennesima variante del progetto definitivo di cui non c’è traccia nella sede del Comune. Un progetto economicamente insostenibile che presenta dati sovrastimati.
La domanda semplice che abbiamo posto al sindaco e alle sue maggioranze è stata la seguente: è vero quello che dice il primo cittadino di Cosenza, ovverossia che non è mai stato firmato l’Accordo quadro di programma? E in
assenza di questo documento, perché sottostiamo alla volontà della Regione che, nonostante tutte le criticità che il progetto presenta nel tracciato rendese, va avanti come se niente fosse? Perché Manna, che pure rintraccia varie criticità, non dice di no, come invece ha fatto durante tutto il corso della campagna elettorale?
Sulla questione nuovo ospedale la nostra posizione è stata altrettanto chiara: nell’emergenza sanitaria in cui ci ha catapultato il piano di rientro, la prima problematica da affrontare riguarda la salvaguardia e il ripristino del diritto alla salute dei cittadini dell’area urbana Cosentina. Potenziare l’Annunziata e tutte le strutture pubbliche ad esso collegato è il minimo sindacale che una classe politica attenta alle esigenze delle persone dovrebbe fare. Mentre sull’ubicazione della nuova sede ospedaliera, la Regione deve confrontarsi primariamente con le amministrazioni comunali dell’area urbana senza calare le decisioni dall’alto decise nelle segrete stanze del potere. E il sindaco della città di Rende dovrebbe pretendere questo da Oliverio, ma non lo fa.
Risposte evasive le abbiamo registrate anche sul futuro del centro diurno dell’Asp di Quattromiglia, come sul famigerato decreto 84 del luglio 2015, che prevede la riorganizzazione dei laboratori di analisi e potrebbe colpire anche quello del Poliambulatorio di Quattromiglia.
Della disastrosa gestione della sanità regionale, che colpisce anche la nostra città, il M5S se ne occuperà il 26 di questo mese, a Lamezia Terme dove, insieme al nostro portavoce Luigi Di Maio e a Dalila Nesci, presenteremo le nostre proposte per il diritto alla salute.
Come Movimento 5 Stelle pretendiamo risposte concrete alle nostre domande e soluzioni concrete ai problemi del nostro territorio. Purtroppo Manna oggi ha mostrato chiaramente di non avere un’idea precisa: le sue idee cambiano
come cambia il vento della politica.