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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 14 GENNAIO 2025

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Marchionne a Torino: “La Fiat sta bene”

Marchionne a Torino: “La Fiat sta bene”

| Il 22, Set 2012

Il ministro Fornero chiede all’a.d. e all’azienda di fornire ‘alla gente alcuni chiarimenti sulle prospettive’

Marchionne a Torino: “La Fiat sta bene”

Il ministro Fornero chiede all’a.d. e all’azienda di fornire ‘alla gente alcuni chiarimenti sulle prospettive’

 

 

(ANSA) Si alza l’attesa per l’incontro di oggi a Palazzo Chigi tra il governo e i vertici della Fiat. Schifani si augura che il Lingotto mantenga la sua italianità. E Cota dice: ‘Il governo pretenda chiarezza’. Intanto negli stabilimenti domina la paura.

“La Fiat sta bene”, ha detto l’ad di Fiat, Sergio Marchionne, iniziando la visita del nuovo campus dell’Università di Torino. Con lui il presidente della Fiat, John Elkann, il vicepresidente del Csm Michele Vietti e il governatore del Piemonte, Roberto Cota. “Bisogna fare le cose con ordine, ora andiamo a Roma”, è la risposta poi data da Marchionne a chi gli chiedeva che cosa si aspettasse dall’incontro di oggi con il governo.

“Presidente, è fiducioso sull’incontro di oggi con Marchionne?”. “Sono fiducioso in questo incontro, quello di Pontignano…”. Questa é stata la secca risposta del premier, Mario Monti, ai giornalisti che questa mattina alla Certosa di Pontignano gli chiedevano dell’incontro con la Fiat previsto questo pomeriggio a Roma. “Sì, ma questo pomeriggio l’incontra…”, hanno insistito i cronisti. Laconica la controreplica di Monti: “Ne ho diversi di incontri…”.

“Un ministro deve avere fiducia e io sono fiduciosa”, ma Marchionne deve fornire “alcuni chiarimenti che sono necessari per restituire fiducia alle persone e quindi bisogna sapere quali sono le prospettive”. Così il ministro Elsa Fornero a poche ore dall’incontro del Governo con la Fiat.

“Sono moderatamente ottimista perché credo che l’Italia abbia bisogno della Fiat ma anche la Fiat ha bisogno dell’Italia perché cosa farebbe Fiat senza l’Italia? Per questo credo ci metteremo d’accordo”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà ai microfoni di Sky Tg 24.

“Non penso” che le parole pronunciate ieri dall’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne rendano più teso il clima dell’incontro di oggi tra l’azienda torinese e il Governo, ha assicurato Catricalà a margine della Reunion 2012 della Luiss. “E’ stato un normale scambio di idee – ha detto Catricalà in riferimento alla replica di Marchionne a Passera sui sussidi a Fiat in Brasile – stasera c’è l’incontro e lì vedremo il vero scambio di idee”.

MOGLI CASSAINTEGRATI POMIGLIANO, A ROMA INCONTRO FARSA – “Quello che sta succedendo in Fiat ricadrà sulle nostre famiglie e sui nostri figli”: è quanto sostengono dal comitato delle mogli dei cassaintegrati dello stabilimento fiat di Pomigliano, annunciando la presenza all’assemblea pubblica convocata dallo Slai Cobas per lunedì mattina.

“L’incontro-farsa di oggi a Roma – aggiungono – serve per imbastire nuove ‘favole per gonzi’. Ma veramente qualcuno potrà mai ancora crederci? Non è più tollerabile tutto questo. Noi, con i nostri figli e le nostre famiglie, siamo costrette a fare i conti e a vivere con 750 euro al mese e siamo stanche di vedere la sensazione di disperazione, e rassegnazione alla sconfitta che comincia a fare presa sui nostri mariti e su quanti si suicidano o si tagliano le vene. Siamo stufe di sentire Monti ed i suoi ‘professori’ raccontarci che abbiamo sprecato e vissuto al di sopra delle nostre possibilità e non proviamo alcuna simpatia, né solidarietà, per il ministro che, col vestitino di seta e collanina a tono, vorrebbe predicarci il ‘bon ton’ e la pazienza mentre gioca con la vita delle persone”.

Le donne, inoltre, invitano tutte le donne alla “mobilitazione a fianco degli operai di Pomigliano, tutte – concludono – come compagne, come mamme, come mogli, perché questa è una lotta esemplare e di tutti. Perché quello che succederà a Pomigliano ricadrà sulle nostre famiglie e sui nostri figli e poi, col governo Monti, come per i pensionati, ricadrà sui lavoratori del pubblico e del privato, sulle loro famiglie e sull’intera società”.

MARCHIONNE: ‘GOVERNO BRASILIANO ATTENTO A INDUSTRIA AUTO’ – Al ministro Passera “non sarà sfuggito che il Governo brasiliano è particolarmente attento alle problematiche dell’industria auto. Sono sicuro che il ministro sappia che le case automobilistiche che vanno a produrre in Brasile possono accedere a finanziamenti e agevolazioni fiscali”, ha scritto Marchionne rispondendo alle dichiarazioni rilasciate dal ministro dello Sviluppo Economico in Brasile, dove ha incontrato i vertici locali del Lingotto. “Sono felice – afferma l’amministratore delegato della casa torinese – che il ministro Passera, andando in Brasile, si sia reso conto dei grandi risultati della Fiat in quel Paese. Certamente non gli sarà sfuggito che il Governo brasiliano sia particolarmente attento alle problematiche dell’industria automobilistica. Sono sicuro che il ministro sappia che le case automobilistiche che vanno a produrre in Brasile possono accedere a finanziamenti e agevolazioni fiscali. In particolare per lo stabilimento nello stato di Pernambuco, in corso di costruzione, la Fiat riceverà finanziamenti sino all’85 per cento su un investimento complessivo di 2,3 miliardi di euro. A questi si aggiungeranno benefici di natura fiscale, quando sarà avviata la produzione di automobili, per un periodo minimo di 5 anni. Per quanto riguarda la Fiat – conclude Marchionne – l’ultima operazione del genere in Italia si è verificata all’inizio degli anni novanta per lo stabilimento di Melfi. Sappiamo bene che, considerando l’attuale quadro normativo europeo, simili condizioni di finanziamento non siano ottenibili nell’ambito dell’Unione Europea”.

SCHIFANI, MANTENGA LA SUA ITALIANITA’ – “Mi auguro che la Fiat mantenga, pur nel rispetto delle logiche di profitto e di impresa, la sua italianità’. Lo dice il presidente del Senato Renato Schifani. “Gli italiani – aggiunge – hanno dato tanto alla Fiat e la Fiat tanto a loro. Credo che questo matrimonio non si possa sciogliere”.

CAMUSSO, MI ASPETTO CHE GOVERNO CHIEDA VERITA’ – “Mi aspetto che il Governo chieda alla Fiat la verità”. Lo ha ribadito a Livorno il segretario della Cgil, Susanna Camusso, rispondendo alle domande dei giornalisti sull’incontro di domani tra il Governo e i vertici Fiat. “Da lungo tempo – ha aggiunto – si narra di un piano che è evidente che non c’é più ma nessuno conosce quali sono davvero i piani della Fiat, soprattutto non c’é alcuna concretezza sul fatto che la Fiat non si stia apprestando a lasciare il Paese”.

COTA A PASSERA,GOVERNO PRETENDA CHIAREZZA – “Ho chiesto al ministro Passera che il governo abbia un atteggiamento fermo nel pretendere chiarezza su tempi e modi degli investimenti”. Lo afferma il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, interpellato dall’ANSA al termine dell’incontro a Roma con il ministro dello Sviluppo Economico, Cirrado Passera. “E’ vero – dice Cota – che c’é la crisi di mercato, ma la Fiat deve dire come intende affrontarla e fare chiarezza. Su questo c’é assoluta unità d’intenti con il ministro. Servono indicazioni concrete”. Il governatore del Piemonte domani sera dopo l’incontro di Palazzo Chigi risentirà Passera. Cota ha parlato con il ministro anche della crisi delle aziende piemontesi. “Ho parlato della necessità – spiega – di introdurre misure fiscali per alleggerire la pressione sulle imprese. Entro qualche giorno metteremo in campo iniziative concrete”.