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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Marina di Gioiosa, lite tra il sindaco e la comandante della polizia municipale: scatta la denuncia La nota di Usb PI Calabria, "Questa Organizzazione sindacale nell’esprime solidarietà alla Comandante, resta, come sempre, al fianco dei lavoratori per combattere ogni forma di ingiustizia, comunque essa si manifesti"

Marina di Gioiosa, lite tra il sindaco e la comandante della polizia municipale: scatta la denuncia La nota di Usb PI Calabria, "Questa Organizzazione sindacale nell’esprime solidarietà alla Comandante, resta, come sempre, al fianco dei lavoratori per combattere ogni forma di ingiustizia, comunque essa si manifesti"

Riceviamo e pubblichiamo

Giovedì 23 Novembre, nell’ufficio del Sindaco di Marina di Gioiosa Ionica, in tarda
mattinata, si è verificata “una discussione” tra il primo cittadino ed la Comandante
della Polizia Municipale. Quest’ultima, che ci risulta essere in servizio a Marina di
Gioiosa Ionica dal Marzo del 2022, dopo quanto accaduto, si è recata in Ospedale
dove le hanno refertato 5 giorni di prognosi e successivamente nella locale caserma
dei Carabinieri dove ha depositato una denuncia per aggressione nei confronti del
sindaco.
Il giorno dopo, 24 Novembre, il sindaco, con un’intervista alla TV “Tele Mia”, ha
fornito la sua versione di quanto successo il giorno precedente con la Comandante
della Polizia Municipale, smentendo quanto esposto nella denuncia a suo carico.
Questa Organizzazione sindacale non intende entrare nel merito di quanto successo,
lasciando l’accertamento dei fatti e le eventuali azioni conseguenziali agli organi
investigativi ed alla magistratura che godono della massima fiducia.
Pur in presenza di due versioni dei fatti, totalmente diverse tra loro, l’increscioso
episodio sta a dimostrare – a parere di USB Pubblico Impiego Calabria – una
insufficiente gestione politica, organizzativa, amministrativa che di fatto produce
mancanza di serenità, di tranquillità, di armonia lavorativa, di sicurezza per tutti,
condizioni sulle quali non si può tacere.
In attesa della verità, non si può continuare a fare come se nulla fosse avvenuto,
l’etica della responsabilità, a tutela dell’Amministrazione Pubblica e di ogni singolo
cittadino deve avere un seguito. Le scelte politiche (fatte nel tempo) di ridurre il
numero dei componenti la Polizia Municipale per trasferire del personale ad altri
uffici con altri compiti e di suddividere un settore/servizio per assegnare un
dirigente/responsabile senza personale sottoposto non sono esempi di buon governo.
E’ evidente infatti che – nello specifico – non è funzionale al governo del territorio
prima ridurre il personale, né in questa situazione di carenza di organico ha senso
accusare l’ufficio che il settore non funziona. Purtroppo le normative vigenti che
permettono il trasferimento di personale presso altri Enti e il mancato massiccio
turnover generazionale, imposto da esigenze di risanamento dei bilanci comunali,
rendono sempre di più gli uffici sotto organico e con una mole di lavoro non più
sopportabile dai lavoratori rimasti in servizio.
A fronte di ciò ed a maggior ragione, nessuno può pretendere che le proprie
responsabilità ricadano su altri, in un gioco allo “scaricabarile” che poco ci piace.
In conclusione USB Pubblico Impiego Calabria sottolinea che la violenza cui le
lavoratrici e i lavoratori vanno incontro non è solo quella fisica, come quella
denunciata in questo frangente. Questo episodio infatti serve a sottolineare che è
violenza tutta quella condizione lavorativa in cui il lavoratore sia abbandonato in una
condizione di solitudine di fronte alle difficoltà che spezzano la serenità, la sicurezza,
l’armonia e violano la dignità del lavoratore.
Lungi da ogni tentazione di indifferenza o insensibilità, tutti siamo chiamati ad agire
contro le violenze di qualsiasi genere, a maggior ragione se strumento di risoluzione
dei problemi in qualunque aspetto della vita. Questa Organizzazione sindacale
nell’esprime solidarietà alla Comandante, resta, come sempre, al fianco dei lavoratori
per combattere ogni forma di ingiustizia, comunque essa si manifesti.