Mario Tassone: “Mi hanno detto 6.800 euro, una cifra molto modesta”
redazione | Il 19, Ott 2012
Però poi si dimette da vice-capogruppo Udc
Mario Tassone: “Mi hanno detto 6.800 euro, una cifra molto modesta”
Però poi si dimette da vice-capogruppo Udc
Vi ricordate di Mario Tassone? L’esponente dell’UDC che in una sua recente interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno sulla questione Taurianova, aveva fatto un “J’accuse”, contro tutti e tutto a difesa del sindaco centrista taurianovese Domenico Romeo. Dove accusava sia Prefetto che Forze dell’Ordine, in un tutt’uno come in un gran calderone, per un disegno persecutivo di accanimento, a causa dell’ingresso della Commissione di Accesso al Comune di Taurianova.
Mario Tassone che è anche vicesegretario nazionale dell’UDC ed esponente di spicco del partito, ieri ospite di Radio24 nella trasmissione “24 Mattino” alla domanda del conduttore su quanto ammonti il suo vitalizio, il deputato e vice-capogruppo alla Camera (prima della risposta seguente), «Mi hanno detto 6.800 euro, una cifra molto modesta». Parlamentare dal 1976 (per intenderci quando ancora non c’era la televisione a colori), e continuando nel suo ragionamento dice ancora, «Se lei pensa quanto prendono gli amministratori dell’Enel, delle ferrovie – ha aggiunto Tassone – Dopo quarant’anni prendo cosa? 6.800 euro, peraltro lordi con altre situazioni che porteranno a decurtazioni. Vorrei avere l’indennità di un direttore di un giornale. Lei lo sa – ha aggiunto Tassone al conduttore – che i direttori, soprattutto della Rai, prendono 15, 20 mila euro anche quando non sono più’ direttori?», oltre poi alla considerazione finale dove dice al conduttore Alessandro Milan: «Lei deve farsi un quadro di riferimento più’ serio. Le auguro moltissimo che la mantengano a Radio 24, però ritengo che gli scoop che lei fa sono di bassa lega».
Dopo l’infelice uscita dell’esponente centrista (e forse pentito perché ha capito che quanto abbia detto), in un contesto di infelicità economica che il Paese sta attraversando. E per il processo di “svecchiamento” della classe dirigente contro i cosiddetti “Dinosauri” della politica italiana, arrivano puntuali le dimissioni da vice-capogruppo alla Camera con le seguenti motivazioni: «Ebbene sì, Radio24 mi ha giocato un brutto scherzo. Il tono ironico e un po’ provocatorio del conduttore e la situazione non ottimale in cui e’ stata fatta l’intervista mi hanno fatto usare in maniera impropria e altrettanto provocatoria l’aggettivo “modesto” per definire l’entità del vitalizio che spetta ai parlamentari. E’ evidente che non penso che il vitalizio dei parlamentari sia modesto, ma volevo solo sottolineare che rispetto a quello di altre categorie risulta addirittura inferiore – ed ancora – Mi scuso comunque con il mio partito e con i tanti elettori che nel tempo mi hanno rinnovato stima e fiducia e che forse da questa mia infelice espressione si sono sentiti offesi. Ho servito il mio Paese per tutti questi anni, dedicando ogni istante alla collettività e continuerò a farlo. Dentro o fuori le istituzioni».
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