Marziale a Piersilvio Berlusconi: “La bestemmia va bandita dalla tv
redazione | Il 04, Gen 2011
Lindulgenza accordata dagli autori del Grande Fratello a quanti si sono resi autori di bestemmie non è da sottovalutare
Marziale a Piersilvio Berlusconi: “La bestemmia va bandita dalla tv
Lindulgenza accordata dagli autori del Grande Fratello a quanti si sono resi autori di bestemmie non è da sottovalutare
MILANO – Lindulgenza accordata dagli autori del Grande Fratello a quanti si sono resi autori di bestemmie non è da sottovalutare: è quanto sostiene il sociologo Antonio Marziale, presidente dellOsservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione Parlamentare per lInfanzia, che spiega: Ci sono regole morali, che non possono essere sacrificate alle regole dellaudience, perché riguardano nellintimo quanti professano un credo religioso. Bestemmiare è un esercizio di somma maleducazione e il fatto che ciò accada in televisione è da stigmatizzare perché lo strumento, comè noto e indiscutibile, genera normalizzazione e assuefazione. Per Marziale: Al di là di leggi e regolamenti, abbiamo sempre chiesto alle emittenti televisive di coadiuvare la famiglia e la scuola nel difficile percorso di contenimento dellemergenza educativa che sta caratterizzando la contemporaneità. Ergersi al ruolo di confessori e dispensare perdoni facendo assurgere al ruolo di personaggi televisivi, in contenitori di tendenza, persone che hanno mancato di rispetto alla morale portante di una civiltà, quella cattolica, significa respingere la richiesta di cooperazione. Il presidente dellOsservatorio conclude: A questa deriva non siamo disposti a rassegnarci e pertanto, con fiducia, rivolgiamo un appello al vicepresidente di Mediaset, Piersilvio Berlusconi, affinché voglia farsi carico di ripristinare le regole fondamentali del rapporto Tv e Minori. Il perdono, casomai, spetta alle autorità religiose costituite. La blasfemia è un atto socialmente deplorevole e lindulgenza mediatica segna un punto a sfavore dello sforzo dei genitori e degli insegnanti.