Matacena, Dieni (M5S): “Governo disinneschi ricatto e verifichi ipotesi tangenti” "Sarebbe bene che il Governo chiarisse se i nuovi accordi con la Svizzera consentano di appurare la fondatezza delle parole di Matacena"
“La prima azione per disinnescare il ricatto che Amedeo Matacena tenta di fare allo Stato è verificare la fondatezza delle sue rivelazioni relativamente alle tangenti versate a politici della sinistra italiana nell’ambito dell’affaire Telekom Serbia” non ha dubbi la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni della Commissione Affari Costituzionali nell’auspicare un’azione incisiva del Governo in risposta alle dichiarazioni dell’ex deputato forzista.
“Le parole di Amedeo Matacena sono gravi non soltanto per il fatto che rappresentano un implicito tentativo di ricatto riguardo alla sua possibile estradizione, richiesta con forza dal Movimento 5 Stelle, ma anche perchè gettano una nuova luce sulle ipotetiche tangenti versate nell’ambito dell’acquisizione di una quota di capitale della società telefonica serba da parte di Telecom Italia. Sebbene l’inchiesta venne al tempo archiviata, i nuovi strumenti relativi al superamento del segreto bancario potrebbero oggi chiarire definitivamente la vicenda anche perché i particolari che emergono dall’intervista già forniscono particolari più circostanziati circa l’eventuale versamento di tali somme. Per questo motivo sarebbe bene che il Governo chiarisse se i nuovi accordi con la Svizzera consentano di appurare la fondatezza delle parole di Matacena e se intenda attivarsi per fare delle verifiche. Non vorrei che il possibile coinvolgimento di esponenti di sinistra renda il Governo un po’ meno attivo nel fare tutti gli approfondimenti del caso.”