Maxi operazione contro il clan Bellocco: 26 ordini di arresto. In manette anche il sindaco di San Ferdinando
Il sindaco di San Ferdinando Domenico Madafferi, il vicesindaco e un consigliere comunale del M5S avrebbero favorito il rilascio di licenze per esercizi commerciali che servivano alla potente cosca Bellocco. Colpite tutte le attività criminali del clan
REGGIO CALABRIA – Svela intrecci con le amministrazioni pubbliche e infiltrazioni nell’economia e nel commercio la maxi operazione contro la ‘ndrangheta scattata nella Piana di Gioia Tauro. I carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria dalle prime ore del giorno hanno eseguito 26 decreti di fermo emessi dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura reggina a carico di appartenenti della cosca di ‘ndrangheta dei Bellocco, una delle più potenti di tutta la Calabria. E tra le persone finite in manette c’è anche il sindaco di San Ferdinando, Domenico Madafferi, eletto con una lista civica ma di area Pd. E’ accusato di concorso esterno. Coinvolti anche altri amministratori locali: si tratta in particolare del vicesindaco di San Ferdinando Santo Cieli e di un consigliere comunale e attivista del Movimento 5 Stelle, Giovanni Pantano, fondatore del meetup di San Ferdinando.
Il blitz, denominato “Eclissi”, ha colpito la componente della cosca operativa all’interno della “locale di San Ferdinando” nell’omonimo centro sulla costa tirrenica della provincia di Reggio Calabria. Numerosi i reati accertati in ordine all’associazione mafiosa tra cui traffico di droga, estorsioni, danneggiamenti e intimidazioni. E diverse sono le aziende sottoposte a sequestro da parte degli investigatori, che hanno condotto accertamenti patrimoniali sui beni delle cosche: ristoranti, negozi, attività imprenditoriali.
Modafferi e gli altri amministratori locali coinvolti nell’operazione avrebbero favorito il rilascio di licenze e autorizzazioni per negozi nella disponibilità della cosca. Il sindaco di San Ferdinando si trova ora agli arresti domiciliari, ha spiegato il colonnello Lorenzo Natalino Falferi, comandante provinciale di Reggio Calabria. Avrebbe assicurato uno “specifico e consapevole contributo alla cosca”. In particolare Madafferi avrebbe agevolato il rilascio di false attestazioni anagrafiche per aiutare l’organizzazione, il rilascio di licenze e autorizzazioni per l’apertura di negozi e attività commerciali, facilitazioni e informazioni per permettere alla cosca di aggiudicarsi appalti relativi alla gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Lo scorso anno i carabinieri avevano arrestato il comandante ed un agente della polizia municipale di San Ferdinando perché avrebbero agevolato la cosca Bellocco nell’intestazione fittizia di un bar.
ECCO L’ELENCO DEGLI ARRESTATI:
IN CARCERE
- Cimato Ferdinando alias “u Zirruni”, nato a Gioia Tauro (RC) il 02.07.1980 e residente a San Ferdinando(RC) alla Via Battisti nr. 7/B, di fatto domiciliato a San Ferdinando alla via Cimarosa s.n.c., capo, promotore ed organizzatore (c.d. “reggente”) della associazione, con compiti di decisione, pianificazione e di individuazione delle azioni delittuose da compiere;
- Cimato Antonio alias “ricchiazza” nato a Cinquefrondi(RC) il 13.03.1989 e residente a San Ferdinando(RC) alla Via Cimarossa nr. 22/A, organizzatore dell’organizzazione mafiosa con il compito di gestire il controllo del territorio e le estorsioni e riportare le c.d ambasciate a Cimato Ferdinando; assicurare la circolarità delle informazioni tra gli associati; di intervenire in ausilio dei sodali, ove necessario, per assicurare la fuga in caso di ricerche da parte delle Forze dell’Ordine; con compiti operativi nel settore delle armi, disponendo di armi e fungendo da custode del munizionamento della cosca; addetto alla bonifica delle vetture per evitare eventuale attività caaptativa;
- Malvaso Gregorio, nato a Gioia Tauro il 16.11.1978 residente a San Ferdinando via Leopardi nr. 4, organizzatore dell’organizzazione mafiosa con il ruolo di “capo crimine”, con il compito di gestire le attività estorsive della cosca ed i danneggiamenti; controllare l’opera dei “picciotti di giornata”, impartendo disposizioni ben determinate; curare ed organizzare i summits di ‘ndrangheta con esponenti della sua ‘ndrina e con quelli della ‘ndrina dei Pesce-Pantano;
- Scicchitano Giuseppe nato a Gioia Tauro (RC) il 17.07.1982 residente a San Ferdinando (RC) contrada Cretì nr. 2, organizzatore dell’organizzazione mafiosa, partecipando alle riunioni di ‘ndrangheta, con compiti di custodia dei rituali di affiliazione della ‘ndrangheta; addetto al commercio delle armi reperendo clienti;
- Gioffrè Giuseppe alias “Peppi i Tota” nato a Gioia Tauro il 22.06.1981, residente a San Ferdinando via Leopardi nr. 18, organizzatore dell’organizzazione mafiosa con compiti di consigliere, prendendo parte alle riunioni, formulando i propri pareri nella gestione della prospettata guerra di mafia con la cosca Pesce-Pantano, avendo anche preso parte alla fase organizzativa in relazione al danneggiamento del bar denominato Sport & Style di Loiacono Franceco Antonio, quale diretto uomo di fiducia di Malvaso Gregorio.
- Morano Federico alias “u fijju du tingiutu”, nato a Taurianova (RC) il 11.02.1994 residente a San Ferdinando (RC) in Via Palermo nr. 37, partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, in qualità di “picciotto di giornata”, con attività di controllo del territorio, essendo l’addetto a segnalare la presenza e la posizione nel centro urbano di autovetture civetta e/o con colori d’istituto appartenenti ed in uso alle Forze di Polizia; più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- Albano Giuseppe alias “U raguni o Pinocchio”) nato a Rosarno (RC) il 20.11.1969, residente a San Ferdinando via Judicello nr.28, partecipe e con il compito di mettere a disposizione della cosca, per summit di ‘ndrangheta, i locali commerciali del ristorante all’insegna “Osteria dei Poeti” ubicato in via Villaggio Praia del comune di San Ferdinando, da lui gestito; con compiti operativi nel settore delle armi; più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- Caprino Nicola nato a Taurianova (RC) l’ 08.08.1991 residente a San Ferdinando (RC) via Rimessa nr. 77, partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, in qualità di armiere e custode; più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- Naso Ferdinando nato a Rosarno (RC) il 22.01.1967 residente a San Ferdinando (RC) via Leoncavallo nr. 21/B, partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe con il compito di assicurare le comunicazioni tra gli associati, eseguire le direttive dei vertici dell’associazione nell’interesse dell’intera organizzazione criminale; con compiti operativi nel settore delle armi. Più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- Paparatto Ferdinando nato a Taurianova il 22.08.1968, residente a San Ferdinando via XVI luglio nr. 8, partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, con il compito di assicurare le comunicazioni tra gli associati, eseguire le direttive dei vertici dell’associazione nell’interesse dell’intera organizzazione criminale; ha il ruolo di custodire e movimentare le armi nella disponibilità della cosca all’occorrenza; più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- Albano Pasquale alias “pinocchietto”) nato a Taurianova (RC) il 08.10.1992, residente a San Ferdinando via Judicello nr.28, partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, con compiti operativi nel settore dei danneggiamenti e della armi; più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- Celi Santo detto “Santino”, nato a Rosarno (RC) il 15.03.1957, residente a San Ferdinando (RC) in via Rimessa nr.19/A, vice Sindaco del Comune di San Ferdinando, partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, nella qualità di referente politico del sodalizio mafioso, rivestendo in seno all’Amministrazione Comunale la carica di Vice Sindaco; con il compito di assicurare le comunicazioni tra gli associati, eseguire le direttive dei vertici dell’associazione nell’interesse dell’intera organizzazione criminale; con compiti operativi nel settore delle armi e dei danneggiamenti; più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- CELI Bruno, nato a Gioia Tauro il 05.06.1984 e residente a San Ferdinando (RC) via Firenze, partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, in rapporti di affari con Malvaso Gregorio, con il ruolo imprenditoriale, titolare reale, unitamnte al Malvaso, di un chiosco avviato nell’estate 2013 sul lungomare di San Ferdinando apparentemente intestato a Prodanova Milena e con compiti operativi nel settore delle armi; partecipa a riunioni di ‘ndrangheta. Più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- Di Bella Francesco, nato a Gioia Tauro (RC) il 24.08.1982 e residente a San Ferdinando (RC) in Via Rossini nr. 9, partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, con il compito di assicurare le comunicazioni tra gli associati, eseguire le direttive dei vertici dell’associazione nell’interesse dell’intera organizzazione criminale; di occuparsi della custodia di armi, nella disponibilità della cosca, e dell’acquisto di inneschi per confezionare il munizionamento; più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- Prodanova Milena Nikolaeva nata a Belene (Bulgaria) il 02.09.1971 residente a San Ferdinando via Leopardi nr. 4/C, partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, in costante rapporto con Malvaso Gregorio, con il compito di assicurare la circolazione delle informazioni tra gli affiliati, e con il ruolo di intestataria fittizia, nell’interesse del capo crimine, dell’attività commerciale mafiosa “Bar Corona” sito in via Rosarno a San Ferdinando e di un chiosco avvitato nell’anno 2013 sul lungomare di San Ferdinando. Più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- Georgeva Viktoriya Trifonova, nata a Svishtov (Bulgaria) il 30.07.1990 residente a San Ferdinando via Leopardi nr. 4/C, partecipe della cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, con il compito di “postina” per veicolare informazioni tra sodali; con il compito di recapitare armi da Cimato Ferdinando a Malvaso Gregorio nonché di gestione delle attività commerciali riconducibili a Malvaso; più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- Cimato Domenico, nato a Cinquefrondi il 12.05.1981, residente in San Ferdinando alla via Cimarosa, 22, organizzatore della cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, con compiti operativi nel settore delle estorsioni e nel settore delle armi, con compiti di custodia delle armi e munizioni della cosca;
- Albano Silvio, nato a Gioia Tauro il 12.03.1991, residente in San Ferdinando alla via Villaggio Praia via Galilei nr. 8, partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, in qualità di “picciotto di giornata”, con attività di controllo del territorio, essendo l’addetto a segnalare la presenza e la posizione nel centro urbano di autovetture civetta e/o con colori d’istituto appartenenti ed in uso alle Forze di Polizia; con compiti di spostare le autovetture dei sodali per evitare opere di installazione di microspie; più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- Pirrottina Giacomo, nato a Gioia Tauro il 04.09.1978, residente in San Ferdinando alla via Rimessa, 44, partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, con il compito di assicurare la circolazione delle informazioni tra gli affiliati, partecipare alle riunioni, bonificare le autovetture degli affiliati, impedendo le caaptazioni delle intercettazioni e per eludere le indagini; più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- Pantano Giovanni, nato a Rosarno il 23.06.1959, residente in San Ferdinando al viale Caduti in Guerra, già consigliere di minoranza dell’attuale Amministrazione Comunale;
- Pantano Jhonny, nato Gioia Tauro il 27.04.1991, residente in San Ferdinando al viale Caduti in Guerra, 23;
AGLI ARRESTI DOMICILIARI
- MADAFFERI Domenico, nato a Rosarno il 04/04/1940 residente a San Ferdinando via Milano nr. 72, Sindaco di San Ferdinando (RC).
IRREPERIBILI
- Pantano Giuseppe detto Pino, nato a Rosarno il 11.04.1962, residente in San Ferdinando al viale Caduti in Guerra, 23, di fatto domiciliato in via Rimessa, 77;
- Mazzeo Pasquale nato a Taurianova (RC) il 04.09.1991 residente a San Ferdinando (RC) via Milano nr. 70/A, partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, con il compito di assicurare le comunicazioni tra gli associati, eseguire le direttive dei vertici dell’associazione nell’interesse dell’intera organizzazione criminale; con compiti operativi nel settore delle armi. Più in generale, é a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo;
- PANTANO Salvatore, nato a Gioia Tauro, il 1.07.1985.
OPERAZIONE ECLISSI – La nota diramata dai Carabinieri
Questa notte, personale del C.do Provinciale di Reggio Calabria e segnatamente della Compagnia CC di Gioia Tauro, supportato in fase esecutiva dalle limitrofe Compagnie CC di Palmi e Taurianova, dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, della Compagnia Speciale del G.O.C., da unità cinofile e dall’8° NEC di Vibo Valentia, ha dato esecuzione in San Ferdinando (RC), a 26 Fermi di indiziato di delitto, emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia. L’operazione, convenzionalmente denominata “ECLISSI”, prende le mosse da una complessa attività di indagine iniziata nel mese di novembre 2013, con l’avvio di una articolata trama investigativa che si è avvalsa anche di attività di tipo tecnico.
Alla principale contestazione del reato cardine di associazione a delinquere di stampo mafioso, cui dovranno rispondere i fermati, va aggiunta l’accertata commissione di svariati reati fine quali: estorsioni, consumate e tentate; danneggiamenti (aggravati dall’art. 7 l. nr. 203/91); possesso ed uso di armi, anche da guerra (in ordine a questo aspetto sono stati effettuati, a riscontro delle attività, rinvenimenti e sequestri); condizionamento, da parte del Locale di ‘ndrangheta, dell’ordinario andamento delle istituzioni a livello locale, attraverso una chiara ingerenza di matrice ‘ndranghetista nell’amministrazione del piccolo comune (in particolare nel campo delle autorizzazioni ad attività commerciali ed in quello dell’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani); traffico di sostanze stupefacenti.
In sostanza, nel comprensorio dei comuni di San Ferdinando e Rosarno sono state individuate due ‘ndrine facenti capo al medesimo Locale di ‘ndrangheta denominato “Bellocco-Pesce”: le due famiglie mafiose, sino alla data odierna e nel corso delle medesime investigazioni, hanno alternato periodi di aperta e virulenta contrapposizione – manifestata attraverso la pianificazione e la programmazione di una vera e propria “guerra” (con progettualità tese alla individuazione degli “obbiettivi” da sopprimere ed alla concezione delle modalità operative per conseguire lo scopo) – ad uno più recente di sostanziale “pax”, con il fine evidente di diminuire l’attenzione e quindi la pressione delle forze dell’ordine su di loro e così giungere ad un condiviso e non meno importante – controllo dei traffici illeciti nel territorio (con chiari riscontri ottenuti durante le operazioni di monitoraggio tecnico). Durante lo sviluppo delle attività investigative, inoltre, è risultata parimenti palese, l’ingerenza di questa sorta di “federazione criminale” nelle più disparate e finanche minute attività economiche commerciali ed imprenditoriali, per mezzo di sistematiche e pervasive richieste di tipo estorsivo; il tutto a riprova della volontà di sottoporre il tessuto economico sociale ad un controllo asfissiante, pervasivo e totalizzante. Le complesse ed articolate attività investigative poste in essere, inoltre, hanno consentito di evidenziare la pressante ingerenza delle logiche tipicamente mafiose all’interno della locale amministrazione comunale, con l’emersione di gravi indizi anche a carico del primo cittadino, del vice sindaco e del principale consigliere di minoranza, dimessosi all’indomani del trasbordo delle Armi Chimiche all’interno del Porto di Gioia Tauro.
Nel corso dell’operazione si procederà, inoltre, al sequestro preventivo, in via d’urgenza, di 6 beni immobili adibiti ad attività imprenditoriali e commerciali facenti capo alla consorteria mafiosa, per un valore complessivo che supera i 10 milioni di Euro.
GLI INDAGATI E LE CONTESTAZIONI
|
Per i seguenti reati:
cosca BELLOCCO-CIMATO CIMATO Ferdinando, CIMATO Antonio, CIMATO Domenico, MALVASO Gregorio, GIOFFRE’ Giuseppe, CAPRINO Nicola, SCICCHITANO Giuseppe, CELI Santo, NASO Ferdinando, ALBANO Giuseppe, ALBANO Pasquale, ALBANO Silvio, MORANO Federico, CELI Bruno, Stefanov Boyan Dimitrov PIRROTTINA Giacomo, , GEORGIEVA Viktoriya Trifonova, PRODANOVA Milena, DI BELLA Francesco, MAZZEO Pasquale, PAPARATTO Ferdinando
Segnatamente:
In particolare, in epoca successiva all’arresto del suocero BELLOCCO Giulio fungeva da “reggente” dell’omonima cosca, quale principale punto di riferimento degli altri sodali; inoltre, coordinava le attività illecite della cosca, distribuendone i relativi proventi ai sodali e gestendo “la cassa comune”, e aveva compiti di pianificazione e di individuazione delle azioni delittuose da compiere, degli obiettivi da perseguire e delle vittime da colpire, mantenendo anche i rapporti con i rappresentanti di altre consorterie operanti nell’ambito dell’organizzazione unitaria denominata ‘ndrangheta.
■ Con il ruolo di promozione, direzione ed organizzazione a carico di Cimato Ferdinando, Cimato Antonio, Malvaso Gregorio, Scicchitano Giuseppe e Gioffrè Giuseppe ■ Con l’aggravante dell’essere l’associazione armata. ■ Con l’aggravante che le attività economiche – di cui gli associati avevano assunto o mantenuto il controllo – erano finanziate in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto o il profitto di delitti.
Armi CIMATO Antonio
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 18 dicembre 2013 (conversazione nr 16-A-5 delle ore 15.40 tra Malvaso Gregorio, Cimato Antonio, Cimato Ferdinando)
MALVASO Gregorio
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco -Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 18 dicembre 2013 (conversazione nr 16-A-5 delle ore 15.40 tra Malvaso Gregorio, Cimato Antonio, Cimato Ferdinando)
CIMATO Ferdinando e GIOFFRE’ Giuseppe
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco -Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando accertato in data 18 dicembre 2013 (conversazione nr 18-A-1 delle ore 17.33 del 18 dicembre 2013 intercorsa tra Cimato Ferdinando e Gioffrè Giuseppe)
CIMATO Ferdinando e GIOFFRE’ Giuseppe
In San Ferdinando accertato in data 18 dicembre 2013 (conversazione nr 18-A-1 delle ore 17.33 del 18 dicembre 2013 intercorsa tra Cimato Ferdinando e Gioffrè Giuseppe)
MALVASO Gregorio
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 20 dicembre 2013 (conversazione nr 49-A-1 delle ore 00.09.51 del 20 dicembre 2013 intercorsa tra Malvaso Gregorio e Giuffrè Giuseppe detto Peppe i Tota)
MALVASO Gregorio e NASO Ferdinando
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco -Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 30 dicembre 2013. (conversazione nr 297 delle ore 08.00 del 30 dicembre 2013 intercorsa tra Malvaso Gregorio e Naso Ferdinando)
MALVASO Gregorio
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 30 dicembre 2013. (conversazione nr 297 delle ore 08.00 del 30 dicembre 2013 intercorsa tra Malvaso Gregorio e Naso Ferdinando)
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 24 dicembre 2013 (conversazione ambientale nr 154 del 24 dicembre 2013 intercorsa tra Malvaso Gregorio e Bovan Dimitrov Stefanov)
MALVASO Gregorio, BOVAN Dimitrov Stefanov e CIMATO Ferdinando
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco -Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 24 dicembre 2013 (conversazione ambientale nr 154 del 24 dicembre 2013 intercorsa tra Malvaso Gregorio e Cimato Ferdinando e, successivamente tra Malvaso Gregorio e Bovan Dimitrov Stefanov)
CIMATO Ferdinando
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 24 dicembre 2013 (conversazione ambientale nr 154 del 24 dicembre 2013 intercorsa tra Malvaso Gregorio e Cimato Ferdinando)
MALVASO Gregorio
che acquistava da un soggetto non meglio identificato ■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 24 dicembre 2013 (conversazione ambientale nr 154 del 24 dicembre 2013 intercorsa tra Malvaso Gregorio e Cimato Ferdinando)
MALVASO Gregorio, CIMATO Ferdinando, NASO Ferdinando, ALBANO Giuseppe e GEORGIEVA Viktoriya Trifonova
In San Ferdinando, accertato in data 30 dicembre 2013 (conversazione ambientale nr 295-A-1 del 30 dicembre 2013 intercorsa tra Malvaso Gregorio e Georgieva Viktoriya Trifonova)
ALBANO Giuseppe
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 31 dicembre 2013 (conversazione ambientale nr 319 –A-1 delle ore 06.02 del 31 dicembre 2013 intercorsa tra Albano Giuseppe e Malvaso Gregorio)
MALVASO Gregorio
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco -Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 4 gennaio 2014 (progressivo nr 419 del 4 gennaio 2014)
GIOFFRE’ Giuseppe, MALVASO Gregorio
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 31 dicembre 2013 (progressivo nr 327 delle ore 14.00 e nr 329 delle ore 16.00 e 331 delle ore 18.00 del 31 dicembre 2013)
MALVASO Gregorio, CIMATO Antonio e DI BELLA Francesco
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 31 dicembre 2013 (progressivo nr 332 delle ore 19.00 del 31 dicembre 2013)
MALVASO Gregorio, CIMATO Antonio e CIMATO Ferdinando
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 31 dicembre 2013 (progressivo nr 333 del 31 dicembre 2013 delle ore 20.00)
CELI Santo
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, accertato in data 16 febbraio 2014 (progressivo nr 1460 delle ore 18.45,50 del 16 febbraio 2014)
Danneggiamenti mediante esplosioni di colpi d’arma da fuoco
MALVASO Gregorio e CELI Santo
Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco – Cimato di San Ferdinando. Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto per eseguire il delitto di cui al capo 21) In San Ferdinando in data 17 luglio 2013.
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto ai danni di cose esposte alla pubblica fede. ■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando in data 17 luglio 2013.
CIMATO Ferdinando, ALBANO Pasquale, MALVASO Gregorio
detenevano e portavano in luogo pubblico, armi comuni da sparo al fine di commettere il reato sub 21) ovvero il danneggiamento mediante esplosione di colpi d’arma da fuoco dell’attività commerciale di proprietà e gestita da Loiacono Francesco Antonio, detto “u monacedda”, ad insegna “bar Sport&Style”, sito in via Bologna di San Ferdinando. ■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. (conversazione ambientale nr 146-B-1 delle ore 01.00 del 24 dicembre 2013 tra Albano Pasquale e Malvaso Gregorio; conversazione ambientale nr. 168 delle ore 23.00 tra Malvaso Gregorio, Cimato Antonio e Gioffrè Giuseppe e servizio di videoripresa nei pressi del bar gestito da Malvaso Gregorio attestante l’incontro tra Malvaso Gregorio e Pirrottina Antonio). In San Ferdinando, 24 dicembre 2013.
esplodendo numerosi colpi d’arma da fuoco danneggiavano il bar denominato “Sport&Style” di proprietà e gestito da Loiacono Francesco Antonio, detto “u monacedda” sito in via Bologna di San Ferdinando, quale atto ritorsivo per alcuni “sgarbi” ricevuti e per avere un pretesto per scatenare una guerra di mafia con la ‘ndrina, da sempre storicamente contrapposta, rappresentata dalla cosca Pesce di Rosarno. ■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. (conversazione ambientale nr 146-B-1 delle ore 01.00 del 24 dicembre 2013 tra Albano Pasquale e Malvaso Gregorio; conversazione ambientale nr. 168 delle ore 23.00 tra Malvaso Gregorio, Cimato Antonio e Gioffrè Giuseppe e servizio di videoripresa nei pressi del bar gestito da Malvaso Gregorio attestante l’incontro tra Malvaso Gregorio e Pirrottina Antonio) In San Ferdinando, 24 dicembre 2013.
Intestazioni fittizie MALVASO Gregorio e PRODANOVA Milena Nikolaeva 24) reato p. e p. dagli artt. 110 c.p. e 12 quinquies L. 7 Agosto 1992 n. 306, art 7 della legge 203/1991 perché Malvaso Gregorio – al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale – attribuiva fittiziamente a Prodanova Milena Nikolaeva la titolarità della licenza per l’esercizio dell’attività commerciale destinata a bar, pizzeria, paninoteca e sala-giochi denominata “Corona” sita in via Rosarno a San Ferdinando. ■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco -Cimato di San Ferdinando. ■ Con recidiva reiterata per MALVASO Gregorio In San Ferdinando dal 14 giugno 2011 con condotta tuttora perdurante.
MALVASO Gregorio, PRODANOVA Milena Nikolaeva e GEORGIEVA Viktoriva Trifonova 25) del reato p. e p. dagli artt. 110, 112 comma 1 n. 2, 81 cpv. c.p. 291 bis, 291 ter comma 1 e comma 2 lett.c) dpr 43/73, art. 7 della legge 203/1991 per avere, in concorso tra loro, con diverse azioni, esecutive di un medesimo disegno criminoso, venduto e comunque detenuto in territorio italiano, un quantitativo di tabacco lavorato estero di contrabbando, con marchi “DAVIDOFF GOLD”, “ESSE Light” ed “ESSE Black” contraffatti, pari, allo stato non determinabile, ma certamente superiore a 10 kg. convenzionali, in quanto circa 14 kg. convenzionali – per un totale di 78 stecche ciascuna delle quali composta da 10 pacchetti – venivano sequestrati in data 19 luglio 2011 ed ulteriori 7 pacchetti venivano sequestrati in data 4 febbraio 2012. ■Condotta aggravata per il MALVASO per avere promosso ed organizzato la cooperazione nel reato e comunque diretto l’attività dei còrrei. ■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco – Cimato di San Ferdinando. ■ Con recidiva reiterata per MALVASO Gregorio In San Ferdinando dal 19 luglio 2011 al 4 febbraio 2012
MALVASO Gregorio e GEORGIEVA Viktoriva Trifonova 26) del reato di cui all’agli artt. 110 – 697 c.p., art. 7 della legge 203/1991 per avere, in concorso tra loro, illegittimamente detenuto n. 53 colpi cal. 9 mm, occultate in un appartamento nella disponibilità di entrambi. Con recidiva reiterata per MALVASO Gregorio ■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando.
In San Ferdinando il 19 luglio 2011
MALVASO Gregorio e CELI Bruno 27) reato p. e p. dagli artt. 110 c.p. e 12 quinquies L. 7 Agosto 1992 n. 306, art 7 della legge 203/1991 perché, in concorso tra loro, Malvaso Gregorio e Celi Bruno, pur essendone proprietari – al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale – attribuivano fittiziamente a Prodanova Milena Nikolaeva la titolarità della licenza per l’esercizio di un chiosco estivo a carattere stagionale, posizionato sul lungomare di San Ferdinando. Con recidiva reiterata per MALVASO Gregorio ■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando.
In San Ferdinando in data 15 luglio 2013
DROGA
MALVASO Gregorio
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando accertato in data 20 dicembre 2013 (progressivo nr. 68 delle ore 19.00 del 20 dicembre 2013)
CIMATO Antonio, CIMATO Ferdinando, e PIRROTTINA Giacomo (in concorso con PIZZATA Giuseppe classe 1987 per cui si procede sepratamente)
In particolare, coadiuvavano Pizzata a caricare la droga e fornivano il veicolo tipo Fiat Ducato targato DS083LE, per l’occultamento e il trasporto dello stupefacente, intestato alla ditta Word & Service dagli stessi gestita, stabilendo quantitativo e impartendo istruzioni circa le precauzioni da adottare durante il viaggio. ■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando in data 16 giugno 2014 (progressivi nr 5260, 5261 e 5262 del 16 giugno 2014)
CIMATO Antonio
In particolare, in accordo con Pizzata Giuseppe addetto a fungere da corriere di 160 kg di marijuana, suddivisa in plichi che veniva caricata presso l’autonoleggio della ditta Word & Service dei fratelli Cimato, su un furgone tipo Ducato targato DS083LE, per l’occultamento ed il trasporto, apparentemente dato in noleggio, dopo il suo arresto in flagranza di reato da parte dei militari in servizio presso la tenenza di Montegiordano, con la finalità di assicurare a sé ed agli altri affiliati alla cosca Bellocco-Cimato l’impunità per il delitto di cui al capo 29), accusava falsamente Pizzata di aver commesso un’appropriazione indebita ai danni dell’azienda di cui era titolare. ■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con la finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, in data 16 giugno 2014.
ESTORSIONI
MALVASO Gregorio e GIOFFRE’ Giuseppe
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto soggetti che fanno parte dell’associazione mafiosa. ■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando e con metodo mafioso. In San Ferdinando, fino all’anno 2012 (conversazione ambientale nr 49-A-1 del 20 dicembre 2013 intercorsa tra Gioffrè Giuseppe e Malvaso Gregorio)
CIMATO Domenico
■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto soggetto che fa parte dell’associazione mafiosa. ■ Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con finalità di agevolare la cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando e con metodo mafioso. In San Ferdinando, dal dicembre 2013, fino alla data del 17 marzo 2013. |
cosca PESCE-PANTANOPANTANO Giuseppe detto “Pino”, PANTANO Giovanni, PANTANO Jhonny(in concorso con D’AGOSTINO Francesco, FERRARO Angela, FERRARO Giuseppe, FERRARO Mario, FILARDO Giuseppe, FORTUGNO Domenico, LEOTTA Domenico, LUCIA Claudio, MATALONE Roberto, ODIERNA Yuri, PALAIA Rocco, PESCE Antonino cl. 1953, PESCE Francesco cl. 1979, PESCE Francesco cl. 1984, PESCE Francesco cl. 1987, PESCE Giuseppe cl. 1980, PESCE Giuseppina, PESCE Marcello, PESCE Maria Grazia, PESCE Marina, PESCE Rocco cl. 1984, PESCE Salvatore, PESCE Vincenzo cl. 1986, PETULLÀ Alberto, RAO Franco, RAO Rocco, SIBIO Domenico, STANGANELLI Maria, VARRÀ Domenico, ARENA Domenico, PESCE Vincenzo cl. 1959, PESCE Francesco cl. 1978, nei cui confronti si è proceduto separatamente nell’ambito dell’operazione “All Inside” R.G.N.R 4302/2006) 33) reato previsto e punito 416 bis c.p. – commi I, II, III, IV, V e VI – c.p., per aver preso parte, con altre persone allo stato non ancora individuate, con i ruoli e le funzioni di seguito specificati, nell’ambito della associazione unitaria di tipo mafioso denominata ‘ndrangheta, operante sul territorio della provincia di Reggio Calabria, del territorio nazionale ed estero costituita da molte decine di locali, articolate in tre mandamenti e con organo di vertice denominato “Provincia”, tutti alla cosca Pesce operante in Rosarno, zone limitrofe e Milano, a loro volta inserite nel territorio compreso nella fascia tirrenica della provincia reggina, contribuendo alla realizzazione degli scopi del sodalizio, attraverso la forza di intimidazione promanante dal vincolo associativo e le conseguenti condizioni di assoggettamento ed omertà che ne derivavano, con la commissione di delitti contro il patrimonio e grazie anche alla ampia disponibilità di armi; scopi, in particolare, diretti:– al controllo delle attività economiche, anche attraverso la gestione di interi settori imprenditoriali e commerciali finanziate in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto, o il profitto di delitti;– al conseguimento, infine, per sé e per gli altri affiliati di ulteriori profitti e vantaggi ingiusti, attraverso attività delittuose, quali omicidi, estorsioni, rapine, sistematicamente esercitate ai danni di imprenditori privati.In particolare:
In particolare, quale principale punto di riferimento degli altri sodali; inoltre, coordinava le attività illecite della cosca, con compiti di pianificazione e di individuazione delle azioni delittuose da compiere, degli obiettivi da perseguire e delle vittime da colpire, mantenendo anche i rapporti con i rappresentanti di altre consorterie operanti nell’ambito dell’organizzazione unitaria denominata ‘ndrangheta.
■ Con l’aggravante della recidiva per Pantano Giuseppe. ■ Con il ruolo di promozione, direzione ed organizzazione a carico di Pantano Giuseppe detto “Pino” ■ Con l’aggravante dell’essere l’associazione armata. ■ Con l’aggravante che le attività economiche – di cui gli associati avevano assunto o mantenuto il controllo – erano finanziate in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto o il profitto di delitti. In San Ferdinando, dall’anno 2013 con condotta perdurante.
PANTANO Giuseppe 34) reato di cui all’art 81. cpv c.p., 629, commi 1 e 2 c.p. in relazione all’art. 628 comma 3 nr. 3 c.p., ed art. 7 d.l. del d.l. 13 maggio 1991 n. 152 (convertito in legge 12 luglio 1991 n. 203) perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in tempi distinti, al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé e per l’organizzazione di appartenenza, mediante minaccia sia pure velata di ulteriori danneggiamenti, tale da esercitare una forte pressione ed ingenerare nella vittima il pericolo per la propria vita e per quella dei propri dipendenti, costringendo Macrì Domenico, proprietario di un fondo in San Ferdinando a concedergli la guardiania del terreno e a consegnargli la somma di euro 100,00 si procurava la disponibilità del denaro con altrui danno.
In San Ferdinando dal novembre 2013 con condotta perdurante
PANTANO Giovanni e PANTANO Salvatore
In particolare, dopo l’asserita collisione tra il veicolo di Corigliano Pasquale con un veicolo Fiat Punto, nella loro disponibilità, non determinata da alcuna manovra colposa da parte del Corigliano, con reiterate minacce consistite nell’affermare che spettava loro una somma a titolo risarcitorio “di diritto” e con atteggiamento mafioso, costringendolo al pagamento, compivano atti univocamente diretti a procurarsi la disponibilità di una somma di denaro, anche attraverso la dazione di un assegno firmato in bianco, non riuscendo nel loro intento per cause non dipendenti dalla loro volontà. Con l’aggravante dell’aver compiuto il fatto con metodo mafioso, consistito nell’ostentare, in maniera evidente, una condotta idonea ad esercitare sul soggetto passivo quella particolare coartazione, e quella conseguente intimidazione, proprie delle organizzazioni mafiose. Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto più persone riunite e soggetto (Pantano Giovanni), appartenente ad organizzazione di stampo mafioso ovvero all’articolazione della ‘ndrangheta denominata cosca Pesce-Pantano. In San Ferdinando, in epoca antecedente e prossima al 21 febbraio 2014.
|
CONCORSO ESTERNO In ASSOCIAZIONE MAFIOSA MADAFFERI Domenico
In particolare:
In San Ferdinando, nell’anno 2013 fino a tutto luglio 2014
MADAFFERI Domenico
Con l’aggravante dell’aver agito al fine di agevolare ed avvantaggiare l’attività dell’associazione mafiosa denominata cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando. In San Ferdinando, in data 24 marzo 2014.
PAPASIDERO Caterina
In particolare, con provvedimento autorizzatorio nr. 33 del 3 marzo 2014, emanato a distanza di soli 3 giorni dal deposito dell’istanza datata 28 febbraio 2014, autorizzava Malvaso Gregorio ad immettere nella pubblica fognatura lo scarico dei rifiuti liquidi dell’insediamento destinato ad autolavaggio e attività di manutenzione e soccorso stradale, dettando le seguenti prescrizioni “durante, dopo l’esecuzione dei lavori l’Ufficio Tecnico può fare eseguire prove sull’impermeabilità dei condotti, sull’efficienza dei sifoni e ogni altra prova atta ad accertare se l’impianto è stato eseguito secondo il progetto autorizzato. Prima della sua entrata in funzione, il titolare dell’autorizzazione deve avvertire con comunicazione scritta il responsabile dell’area tecnica per un esame conclusivo di collaudo in contradditorio con l’imprenditore o un suo indicato. A tale scopo deve essere concordata una data di sopralluogo con l’incaricato dell’U.T.C preposto al controllo. In caso di esito negativo del collaudo o del controllo, potrà essere richiesta la scoperta dei condotti o delle installazioni sotterranee a cura e spese del richiedente. Il collaudo viene eseguito da un funzionario dell’ufficio tecnico comunale sulla base del progetto approvato. Per tutti gli esami il titolare dell’autorizzazione deve fornire gratuitamente i necessari operai, apparecchi e materiali.” Il provvedimento autorizzatorio adottato risultava però violativo, oltre che della normativa nazionale contenuta nel decreto legislativo nr. 152/2006, delle seguenti norme regolamentari:
e con la condotta su descritta, non osservando l’iter amministrativo previsto nel regolamento, adottando l’autorizzazione allo scarico dell’autolavaggio di cui era titolare contrassegnata dal nr. 33 del 3 marzo 2014, intenzionalmente procurava un ingiusto vantaggio patrimoniale a Malvaso Gregorio, consentendo l’operatività della ditta. Con l’aggravante dell’aver agito al fine di agevolare ed avvantaggiare l’attività dell’associazione mafiosa denominata cosca Bellocco-Cimato di San Ferdinando.
|