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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Maxi operazione contro la ‘ndrangheta in Piemonte: 23 arresti Smantellata organizzazione dedita al traffico di stupefacenti: sequestrati 300 chili di droga

Maxi operazione contro la ‘ndrangheta in Piemonte: 23 arresti Smantellata organizzazione dedita al traffico di stupefacenti: sequestrati 300 chili di droga
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I Carabinieri del Comando provinciale di Asti stanno eseguendo decine di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Torino a conclusione di una complessa indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) torinese. Estorsioni, traffico di armi e droga i reati contestati a vario titolo a quella che per gli inquirenti era una vera e propria organizzazione criminale di matrice ‘ndranghetista attiva nell’Astigiano e nel Cuneese. I particolari dell’operazione, che vede impegnati circa 300 militari dell’Arma, saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa alle ore 11 presso la caserma Scapaccino di Asti.

L’indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano ha consentito di individuare gruppi criminali ben organizzati, divisi in “batterie”, che si rifornivano di cocaina da soggetti di origine calabrese contigui alla ‘ndrangheta, nonché di hashish e marijuana dalla Spagna e da cittadini nordafricani attivi a Milano e nell’hinterland. La redistribuzione dello stupefacente agli acquirenti, anche a domicilio, avveniva in Lombardia, Piemonte e Liguria. È di 23 arresti il bilancio di una maxi operazione antidroga dei carabinieri di Milano, nelle province di Milano, Como, Monza e Brianza, Novara, Reggio Emilia, Savona, Torino e Varese.

I militari stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano, nei confronti di 23 italiani (di cui 16 in carcere, 6 agli arresti domiciliari ed 1 all’obbligo di presentazione alla P.G.), ritenuti responsabili a vario titolo di cessione di sostanze stupefacenti, ricettazione, porto illegale di armi comuni da sparo, detenzione abusiva di armi e munizioni e intestazione fittizia di beni. L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano ha consentito di individuare gruppi criminali ben organizzati, divisi in “batterie”, che si rifornivano di cocaina da soggetti di origine calabrese, contigui alla ‘ndrangheta, nonché di hashish e marijuana dalla Spagna e da cittadini nordafricani operanti nel capoluogo meneghino e nell’hinterland. La redistribuzione dello stupefacente agli acquirenti, anche a domicilio, avveniva in Lombardia, Piemonte e Liguria.