Il gip di Catanzaro Chiara Esposito ha disposto la scarcerazione dell’avvocato Pierpaolo Greco disponendo i domiciliari, stessa misura era stata adottata per l’avvocato Pasquale Barbieri, entrambi arrestati in flagranza di reato giovedì scorso dalla Guardia di finanza per concussione.
Si è così conclusa l’udienza di convalida nel corso della quale i due legali hanno risposto al gip.
Greco, in particolare, ha proclamato la sua innocenza dicendosi estraneo ai fatti contestati.
Da una prima ricostruzione ai due legali viene addebitata un’illecita richiesta della cifra di 50 mila euro al presidente della società palermitana “Karol Spa”, l’avvocato Marco Zummo, il tutto per “fluidificare” un accordo che consentisse a Karol di continuare a gestire Villa Betania e per i quali esisteva già un accordo che era in corso di rinegoziazione a seguito del fallimento della fondazione catanzarese.
E, in particolare, Barbieri avrebbe avanzato la proposta a Zummo per conto di Greco. Le indagini sono scattate nel momento in cui Zummo ha denunciato il fatto alla Guardia di finanza di Catanzaro che ha monitorato i movimenti dei due avvocati. Da quanto si legge, gli investigatori avrebbero monitorato Barbieri mentre riceveva una prima tranche di 25 mila euro. L’arresto, invece, è scattato nel momento in cui Barbieri consegnava parte del denaro, 10 mila euro, a Greco e poi, nello studio dell’avvocato Barbieri è stata trovata la rimanente somma di 15mila euro