Medicina estetica, il lifting diventa “light” con gli ultrasuoni focalizzati La nuova tecnologia Hifu restituisce volume alla pelle in pochi sedute. «Un trattamento dolce che permette di intervenire su viso, collo, interno braccia e addome», spiega Patrizia Gilardino, chirurgo estetico
Il lifting è focalizzato. Mirato, preciso e puntuale. Senza complicanze ed efficace in poche sedute. La tecnologia Hifu – acronimo di High Intensity Focused Ultrasound – fa degli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità la nuova frontiera del “light” lifting. «Un lifting dolce che interviene solamente dove c’è veramente necessità e che, grazie all’ultima soluzione “centerless”, ha azzerato il dolore dovuto al trattamento», spiega Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano.
Già utilizzati in altri campi della medicina, gli ultrasuoni focalizzati hanno trovato nel campo dell’estetica una nuova “giovinezza”, affermandosi in breve tempo quale trattamento efficace per restituire compattezza e luminosità alla pelle e per ridisegnare le aree interessate da una piccola concentrazione di grasso. «La tecnologia utilizzata permette di concentrare l’azione in un punto preciso andando ad agire in profondità per una ridensificazione del derma ottenendo un aumento del tono dei tessuti e quindi un effetto lifting sull’area trattata», aggiunge la specialista. «La nuova tecnologia ha permesso di superare anche l’unico inconveniente del trattamento: ovvero, i pazienti lamentavano un certo fastidio. I nuovi manipoli non proiettano un punto, ma una specie di piccolissimo anello e questo non provoca alcun fastidio e azzera eventuali complicanze, riducendo in modo significativo anche il rossore che prima si manifestava sull’area trattata».
Le zone d’elezione per l’utilizzo dei nuovi ultrasuoni focalizzati sono quelle del volto, del collo e del décolleté, «ma anche le aree dove si vuole andare a rassodare la pelle rimodellando così la linea del corpo – precisa Gilardino -. Parlo dell’interno braccia e dell’interno coscia, ma anche dell’addome quando c’è necessità di rendere la pelle più soda. Per esempio, la situazione di un post gravidanza. A seconda della zona trattata e della necessità di agire più o meno in profondità si utilizza il manipolo più adeguato». Gli ultrasuoni focalizzati sono quindi estremamente duttili. «Possono restituire luminosità al viso e allo sguardo: trattando la zona attorno agli occhi si attenuano le occhiaie e le cosiddette zampe di gallina, e con un passaggio sulla fronte è possibile sollevare leggermente il sopracciglio così da restituire uno sguardo più luminoso». Tutto questo richiama l’uso della tossina botulinica. «È di fatto un trattamento che si presta ad essere combinato con altri. Il botulino può essere un complemento nella zona perioculare, ma in aree più estese è possibile fare un leggero peeling – quasi un massaggio – per amplificare gli effetti dell’Hifu. O ancora, a fronte di una pelle molto grinzosa, l’uso di filler a base di idrossiapatite di calcio consente di riempire le zone che il tempo ha svuotato, potenziando ulteriormente l’effetto degli ultrasuoni focalizzati».
Per queste sue proprietà, l’Hifu viene indicato anche a chi non si è mai avvicinato alla medicina estetica. Il tutto. senza richiedere un impegno particolare. Conclude Gilardino: «Normalmente non si va oltre le due o tre sedute all’anno. I costi variano a seconda della zona trattata: si parte da 200 euro a seduta».
Patrizia Gilardino – profilo professionale. Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1988, Patrizia Gilardino si è specializzata nella Scuola di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Milano nel 1993. Iscritta all’Ordine dei Medici di Milano dal 1989, ha lavorato fino al 2003 all’Unità Funzionale di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Multimedica di Sesto San Giovanni. Esercita la libera professione al Poliambulatorio della Guardia di Finanza di Milano, al Centro Dermatologico Europeo, nel proprio studio di via Colonna a Milano e nello studio di via Colombo 44 a Piacenza. È membro della Società di verifica e controllo di qualità e della Società americana di chirurgia plastica. È socio Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) ed è iscritta all’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) www.gilardinochirurgiaestetica.eu.