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Meduse giganti presto sulle spiagge italiane?

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Un diametro che varia da 50 cm a 2 metri e filamenti che possono
raggiungere più di 30 metri di lunghezza. Una nuova medusa sbarca
sulle spiagge britanniche e terrorizza i bagnanti. Questa specie è
una delle più grandi meduse del mondo. Oltre a dimensioni
impressionanti, è anche un vero pericolo perché i suoi morsi possono
causare irritazione, crampi e persino arresto respiratorio in alcune
persone. Come riportato i media francesi, molti nuotatori delle coste
inglesi e irlandesi che sono entrati in contatto, sono stati
ricoverati in ospedale. A causa dei cambiamenti climatici, la medusa
Cyanea capillata , chiamata “la criniera del leone”, sta visitando la
costa del Galles. Fino ad ora, questa medusa vagava nelle fredde acque
del Nord Atlantico o della Scandinavia. Mentre si lascia trasportare
dalle correnti, si ritrova ora nel Regno Unito. “Ma sono presenti in
tutto l’emisfero settentrionale. Questa medusa vive e cresce in mare
aperto, piuttosto in profondità”, spiega Maureen Midol, biologo
marino del notissimo parco oceanologico “Océanopolis” di Brest, una
città portuale della Bretagna, nella Francia nord-occidentale. Prima
di aggiungere: “Ma di tanto in tanto, può capitare che arrivino sulla
costa. Non è un’invasione, ma piuttosto la conseguenza del
cambiamento climatico. Sono guidati dai venti e dalle correnti.” Le
meduse potrebbero venire a terrorizzare i nuotatori italiani? Niente
è impossibile. In ogni caso è molto difficile da prevedere, perché
è una conseguenza dei fenomeni meteorologici. In Italia nell’estate
del 2014 per ben due-tre volte è stata fotografata la Drymonema
dalmatinum, parente della Cyanea capillata. La specie si chiama
dalmatinum perché proprio in Dalmazia il naturalista Ernst Haeckel,
nel 1880, la descrisse come specie nuova. Ma dopo quel ritrovamento fu
rivista solo pochissime volte. La letteratura scientifica la segnala
solo fino al 1945. Non si vedeva, quindi, da quasi 70 anni! Drymonema
dalmatinum è tornata dal passato. Dove sarà stato nascosto un
animale così grande, in un mare così piccolo? La risposta è
semplice. Il ciclo di queste meduse è composto da una fase che vive
attaccata al fondo. Si chiama «polipo», da non confondere col polpo.
Questi polipi sono piccoli, di solito, e possono vivere a lungo. Ogni
tanto producono meduse che, all’inizio della vita libera, sono
piccole. Molte specie hanno meduse che restano piccole anche una volta
raggiunta l’età adulta. Nel Mediterraneo, quest’anno sino a pochi
giorni fa, abbiamo letto e sentito di un’invasione della “Caravalle
portoghese”, in particolare sulle coste orientali della Spagna,
arrivate li dopo le tempeste. Se il cambiamento climatico sta causando
l’arrivo di meduse, potrebbe anche essere responsabile delle loro
impressionanti dimensioni. In effetti, l’aumento della temperatura
dell’acqua e una maggiore luminosità aumentano la quantità di cibo
che mangiano, comunque un fenomeno pare ripetersi ogni anno in
coincidenza del periodo della stagione balneare. E si aggiunge un
altro problema: più grande è la medusa, più aumenta la sua
concentrazione del veleno fatale. Se incontri queste meduse sulle
spiagge delle tue vacanze, non toccarle e avvisa rapidamente le
autorità. Le meduse, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello
“Sportello dei Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”,
rilasciano sostanze urticanti che provocano una reazione infiammatoria
acuta caratterizzata da eritema, gonfiore, vescicole e bolle,
accompagnata da bruciore e sensazione di dolore. Il tutto più o meno
persistente a seconda della vicinanza del ‘contatto’.