Meetup Catanzaro: «Scuola di Via Forni va ristrutturata» Gli attivisti del Meetup Il Territorio Cinque Stelle Catanzaro sollevano il problema dell'edilizia scolastica nel comune capoluogo
«Il Sindaco Abramo deve spiegare a studenti e genitori che fine hanno fatto i due milioni ed ottocento mila euro promessi per la ristrutturazione della scuola di Via Forni». È quanto affermano gli attivisti del Meetup Il Territorio Cinque Stelle Catanzaro, che aggiungono: «Nel libricino pieno zeppo di false promesse, costato 15 mila euro ed inviato nelle case di tutti i catanzaresi, la Giunta comunale aveva promesso lo stanziamento di una cospicua somma per la ristrutturazione del plesso, ma a pochi mesi dall’inizio dell’anno scolastico non ci risulta che sia stato indetto un bando per l’assegnazione dell’appalto. Dovremo ancora pagare soldi pubblici per pagare il fitto di locali privati in cui mandare i bambini a scuola?».
La nota degli attivisti continua: «Il plesso di Via Forni ospitava, fino al 2011, i bambini delle scuole elementari e della scuola materna, che sono stati redistribuiti nelle scuole di tutti i quartieri a sud della città ed in alcuni edifici privati per cui il Comune è costretto a pagare un canone di locazione. Già nel 2011 l’allora assessore Calabretta aveva annunciato l’adeguamento sismico del complesso, che a distanza di quattro anni non è avvenuto. In compenso la vecchia scuola è stata devastata dall’azione dei vandali, che l’hanno distrutta. Recentemente, tra l’altro, il Comune si è adoperato per murare porte e finestre dell’edificio, allo scopo di evitare che la scuola continui ad essere abitazione d’emergenza per clandestini e luogo di spaccio di droghe nella zona ma, a quanto pare, non ha ottenuto l’effetto sperato».
«Tempo fa – conclude il Meetup – avevamo proposto al Consiglio Comunale di chiedere l’accesso ai fondi dell’otto per mille destinati all’emergenza dell’edilizia scolastica ed approvato in Parlamento dal M5s, ma come al solito fummo ignorati. Non si capiscono i motivi per cui il Comune di Catanzaro non voglia concedere ai propri piccoli studenti delle aule confortevoli ed adeguate ai tempi che corrono. I misteri della politica».