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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Melicchio (M5S): “L’isola ecologica che non c’è” Tanti interrogativi sull’appalto dei rifiuti a San Giovanni in Fiore

Melicchio (M5S): “L’isola ecologica che non c’è” Tanti interrogativi sull’appalto dei rifiuti a San Giovanni in Fiore
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SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Alessandro Melicchio, Deputato alla Camera del MoVimento 5 Stelle, chiede pubblicamente chiarimenti all’amministrazione comunale di San Giovanni in Fiore
in merito all’isola ecologica che avrebbe dovuto sorgere sul territorio comunale.“Perché
l’isola ecologica, già pagata profumatamente da tutti i cittadini sangiovannesi,
ancora non c’è? – chiede il deputato calabrese – E’ il Comune a non aver messo
a disposizione un’area adatta allo scopo oppure l’amministrazione non sta effettuando
il dovuto controllo sulla corretta prosecuzione del servizio secondo quanto stabilito
dai patti contrattuali? La realizzazione di centri di raccolta isole ecologiche a
supporto e per incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani è essenziale
per il successo del “porta a porta”, per contrastare il fenomeno dell’abbandono
incontrollato degli ingombranti e dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
e per l’organizzazione dell’intero ciclo di raccolta e di smaltimento dei rifiuti.
E in effetti, come segnalato dagli attivisti del Meetup di San Giovanni in Fiore,
la costruzione di un centro di raccolta era stata opportunamente inserita nel contratto
d’appalto. La ditta aggiudicataria si assumeva l’onere di provvedere alla realizzazione
del centro di raccolta mentre il Comune avrebbe dovuto mettere a disposizione, in
comodato gratuito, un’area da adibire alla raccolta delle varie frazioni di rifiuti
differenziati, ingombranti, RAEE, inerti e rifiuti urbani pericolosi. Come è ricordato
nell’articolo 14 del capitolato speciale del contratto d’appalto questo centro
di raccolta è parte integrante del ciclo di raccolta e la sua realizzazione e allestimento
è a carico dell’impresa appaltatrice.A ciò si aggiungono le segnalazioni degli
attivisti del Meetup di San Giovanni in Fiore, i quali hanno infatti scoperto che
il numero verde di assistenza clienti non è sempre attivo come dovrebbe, come pure
si lamenta la mancata distribuzione dei contenitori per la raccolta dell’organico
e della differenziata e delle buste per organico, plastica e metalli. Ma nel contratto
leggiamo pure di campagne di informazione ed educazione ambientale di cui non riusciamo
a rintracciarne testimonianza. Il problema è che tutti questi servizi sono stati
lautamente pagati dai cittadini. E’ preciso compito dell’amministrazione comunale
vigilare sulla corretta esecuzione del servizio, avvalendosi, nel caso, dell’articolo
19 del capitolato d’appalto che riporta specificatamente le eventuali inadempienze
contro cui gli uffici preposti possono applicare le penali, nel caso fosse dimostrata
la mancata rispondenza del servizio effettuato agli obblighi contrattuali assunti.
Per far ciò, però, è necessario verbalizzare e contestare al concessionario quello
che non va. Invito pertanto il Sindaco a chiarire pubblicamente questa vicenda, auspicando
che agisca di conseguenza ove ravvisi inadempienze, perché i soldi che amministra
sono soldi pubblici, dei suoi concittadini e in un periodo in cui si sono ridotte
sempre più le risorse economiche, l’attenzione su eventuali sprechi deve essere
massima. Da parte nostra resteremo vigili. Come sempre.”