Melito Porto Salvo, sequestrate 500 piante di marijuana. Locri, arrestato Pierluigi Zimbalatti
redazione | Il 24, Set 2012
Operazione dei carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria
Melito Porto Salvo, sequestrate 500 piante di marijuana. Locri, arrestato Pierluigi Zimbalatti
Operazione dei carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria
Melito Porto Salvo
I Carabinieri, dopo estenuanti servizi di ricerca ed osservazione, in località Calaporta, Agro del Comune di Condofuri, rinvenivano una piantagione di marijuana nel terreno di S.G, cinquantasettenne cuoco Condofurese. Erano sequestrate 500 (cinquecento) piante di canapa indiana, alte 3 (tre) metri e pronte per essere raccolte (per un valore 800.000 euro), ben nascoste in un agrumeto di bergamotti ed innaffiate dal medesimo impianto d’irrigazione utilizzato per il caratteristico agrume della zona. S.G. proprietario del terreno è stato denunciato a piede libero, per “produzione, traffico e detenzione illegale di sostanze stupefacenti o psicotrope”, ai sensi dell’ art.73, comma 1, del D.P.R. 309/90.
Locri
I Carabinieri di Locri con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria del G.O.C. di Vibo Valentia hanno arrestato ZIMBALATTI Pierluigi cl. 83, che risultava ormai irreperibile da oltre due mesi. Lo stesso veniva sorpreso a coltivare una piantagione, risultata ben curata e dotata di un sistema d’irrigazione, abilmente occultata tra la fittissima vegetazione all’interno di un torrente, e composta da centotre piante di canapa indiana, alte circa due metri. Già sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno risultava irreperibile dal 16 luglio scorso, data in cui l’ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria aveva emesso nei suoi confronti un decreto di ordine di esecuzione per la carcerazione, dovendo il medesimo espiare una pena residua di due anni e sei mesi per una serie di reati, (detenzione abusiva di armi, ricettazione e ) consumati a Siderno tra il 01.02.2006 ed il 21.09.2006. Poco distante dalla piantagione i militari rinvenivano un piccolo rifugio, adibito a bivacco, all’interno del quale lo Zimbalatti ha probabilmente trascorso buona parte delle sue giornate di latitanza. All’interno del rifugio, oltre ad alcuni arredi e alimenti di prima necessità, è stato trovato un fucile calibro 12, il cui furto risulta denunciato il 26 maggio 2011 a Borgonovo Valtidone in provincia di Piacenza e 12 cartucce a pallini dello stesso calibro.
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