Mercati settimanali in crisi, Antipasqua (Anva Confesercenti) lancia l’allarme "Aprire da subito un confronto con la Regione e i Comuni per il rilancio del commercio su aree pubbliche e per una tassa equa del pagamento suolo pubblico e per una più incisiva lotta contro contraffazione e abusivismo commerciale"
Il Commercio su Aree Pubbliche, rappresenta una fetta importante della distribuzione commerciale in CALABRIA, con circa 5,000 imprese ( pari a 20%) e con oltre 10.000 addetti, è un’importante attività economica della Regione.
Questo settore commerciale, che ha rappresentato la prima forma di commercio al mondo, è uno dei luoghi di maggiore socialità del nostro paese.
E anche oggi in un momento di crisi economica e occupazionale, L’ Ambulantato costituisce uno dei maggiori ammortizzatori sociali del nostro Paese, l’andamento del numero delle imprese, (nell’ultimo anno 2014 è aumentato 1600 attività in Calabria + 200), è inversamente proporzionale all’andamento economico. Diminuisce nei momenti di sviluppo economico e aumenta in momenti di crisi.
Eppure la forte crisi economica che sta colpendo la nostra nazione non ha certo tralasciato il nostro settore, il quale essendo basato soprattutto nei generi di prodotti alimentari e dell’abbigliamento sono quelli che maggiormente hanno subito la contrazione dei consumi.
Il problema economico, si è aggiunto a tutti quelli che gravano su questo settore e che sono diventati molto grossi, tali da compromettere il corretto svolgimento delle attività:
ABUSIVISMO
– La presenza dell’abusivismo commerciale non può essere tollerato in virtù di un errato senso di solidarietà umana. Come Anva crediamo che va rilanciata la lotta contro l’abusivismo oggi non più sopportabile dove all’interno dei mercati regolari vi sono un altro con presenza di abusivi.
Fisco
– All’eccessiva pressione fiscale che grava su questo settore, dagli studi di settore sino ai canoni o tasse per l’occupazione del suolo pubblico che sono elevati al massimo per far quadrare i bilanci comunali, senza tener conto del grave stato di crisi economica che grava sulla categoria;
– Alla mancanza di Aree attrezzate per lo svolgimento dell’attività che vuol dire certezza del posto di lavoro e porre fine a tutti i trasferimenti assurdi che le Amministrazioni Comunali effettuano molte volte anche contro legge.
– Alla concorrenza sleale che il settore dell’ortofrutta sta subendo da parte dei produttori agricoli, che avendo un regime fiscale agevolato, possono vendere i prodotti a prezzi più bassi.
Nell’ambito del redigendo Testo Unico per il Commercio, occorre elaborare una Nuova legge sul Commercio su Are Pubbliche ci vorrebbe un testo unico sul Commercio.
Occorre regolare l’introduzione del DURC. Questa carta non deve essere uno strumento vessatorio nei confronti della categoria, ma uno strumento snello, che affidato ai CAT consenta di censire tutte le attività commerciali su Aree Pubbliche . che attualmente operano nella nostra Provincia e in Calabria .
Per affrontare il contenimento dei costi sarà necessario aprire un confronto attivo e permanente con i Comuni e costituire dei Consorzi che diventino strumenti da mettere in campo per affrontare tali problemi, mediante una maggiore intraprendenza nella gestione dei mercati sia giornalieri che settimanali, in modo che costituiscano delle risorse sia per gli operati che per le amministrazioni comunali.
I Consorzi devono costituire un momento fondamentale per il rispetto delle regole del mercato.
Altro obiettivo che si deve porre la categoria è quello di fare in modo che la Regione metta ha disposizioni risorse per lo sviluppo delle are destinate a commercio su aree pubbliche per la crescita dei mercati rionali e dei consorzi .
Infine credo sia opportuno e proponiamo per il rilancio del commercio su aree pubbliche, costituire in ogni comune dove si svolge il mercato un gruppo di lavoro di operatori che insieme ai funzionari.
Rosario Antipasqua, Vice Direttore Regionale Anva Confesercenti