Messina: chi insegna a Scienze della Formazione?
redazione | Il 15, Mag 2012
Tecnici e responsabili di biblioteca che svolgono lezioni ed esami senza averne titolo al posto di docenti designati ufficialmente. Anomalie e stranezze sotto gli occhi di tutti che ai dirigenti appaiono come “cose del tutto normali”
Messina: chi insegna a Scienze della Formazione?
Tecnici e responsabili di biblioteca che svolgono lezioni ed esami senza averne titolo al posto di docenti designati ufficialmente. Anomalie e stranezze sotto gli occhi di tutti che ai dirigenti appaiono come “cose del tutto normali”
Riceviamo e pubblichiamo:
Non è il primo caso e l’avevamo già segnalato. Adesso abbiamo documenti inoppugnabili, testimonianze dirette di studenti ed alcune querele già presentate presso la Procura della Repubblica.
L’allegra gestione “familiare” di Scienze della Formazione, la facoltà in cui ci si chiama tutti per nome perché parenti, a dispetto dei processi penali già in corso, continua con arroganza ad assegnare illegalmente docenti, fare il gioco delle tre carte coi corsi ufficiali ed in generale a disporre delle risorse pubbliche come fosse cosa propria (o dovremmo dire “nostra”?).
Ecco due esempi tratti dalle querele appena presentate: il caso Gerry Barbera/Luigi Rossi ed il caso Francesco Finocchiaro/Francesco Paolo Tocco.
Girolamo (detto Gerry) Barbera, soprannominato in facoltà “il Trota Messinese”, è un giovanotto di belle speranze, figlio della prof.ssa Giovanna Ursino di Scienze della Formazione. Non si è mai distinto particolarmente negli studi ma a fine dicembre 2008, con una procedura interna incredibilmente veloce, vince un concorso per un posto a tempo indeterminato come “esperto in Tecniche e Relazioni didattiche per il corso di laurea di Promotore turistico”. Dove? Ovviamente a Scienze della Formazione.
A dirla tutta, la regolarità del concorso venne immediatamente contestata e da quella querela nacque un procedimento penale per abuso di ufficio che è tuttora in corso e che, essendo una tessera del più grande mosaico del malaffare universitario messinese di questi ultimi anni, vede implicate ben 38 persone delle famiglie bene dell’università messinese tra cui i docenti Giuseppa Casapollo, Armando Curatola, Concetta Epasto, Francesco Gatto, Annamaria Murdaca, Letterio Smeriglio, Giovanna Ursino nonché il direttore amministrativo Giuseppe Cardile e last but not least l’immancabile moglie del rettore Tomasello, quella Carmela (detta Melitta) Grasso che, a dispetto della sua categoria C con cui risulta ufficialmente impiegata presso l’università, sembra avere giurisdizione e poteri ben maggiori di quelli che la sua modesta posizione le dovrebbe conferire.
Ora, in un paese normale, in una università normale, in una facoltà normale, dopo uno scandalo ed un procedimento giudiziario del genere dovrebbe essere pacifico che i diretti interessati, a partire dal simpatico Gerry Barbera, rinunciassero momentaneamente all’incarico in attesa della conclusione del processo e qualora non fossero loro ad arrivare a questa risoluzione, sarebbe dovuto spettare al Direttore Amministrativo o al Rettore provvedere in tal senso, se non fosse che anche loro risultano coinvolti nella stessa indagine.
Ma questa è Scienze della Formazione dell’Università di Messina e succede quindi che, non solo restano tutti serenamente al loro posto continuando a percepire lo stipendio, ma l’eclettico Girolamo Gerry Barbera viene addirittura promosso docente. Ovviamente sottobanco.
E qui c’è qualcosa che non torna: non avevamo detto che il Barbera aveva vinto un concorso per “personale non docente nell’area tecnica”? Esatto. Sta di fatto, però, che da anni il giovane Gerry Barbera svolge in maniera ufficiosa ma coperta ed avvallata da pressoché tutta la facoltà di Scienze della Formazione (o perlomeno da quelli che contano) il corso e persino gli esami di Sociologia del Turismo, materia fittiziamente assegnata prima al prof. Armando Curatola e adesso al prof. Luigi Rossi come risulta dai documenti e dalla consultazione del sito ufficiale della facoltà.
Si, avete capito bene: pur essendo un tecnico o – come si legge nel bando di concorso – un semplice assistente alla didattica, Girolamo Gerry Barbera, senza alcuna autorizzazione o incarico ufficiale, viene lasciato impunemente ed alla luce del sole a tenere lezioni, ricevere studenti, gestire esami e firmare registri e libretti che non dovrebbe nemmeno toccare davanti agli occhi allibiti di studenti e di qualche isolato professore.
Ma non è l’unico caso di sostituzione estemporanea di docente di cui siamo al corrente e che è stato denunciato.
Francesco Finocchiaro è il responsabile della Biblioteca di Scienze della Formazione. E’ dunque un amministrativo, un funzionario, eppure anche lui, in questo balletto di sostituzioni allegre ed irregolari si è ritrovato a presiedere (peraltro, illegalmente da solo) la commissione di esami di Bibliografia e Biblioteconomia in luogo del prof. Francesco Paolo Tocco il quale è ufficialmente assegnatario del corso (nonché di altri cinque) come si può dedurre dallo stesso sito della facoltà.
Francesco Finocchiaro non è un docente, non ha mai svolto attività in questo senso, non ha ne’ titoli ne’ esperienza didattica per farlo ma a lui spetta giudicare (da solo!) studenti di un corso che non ha mai tenuto e di una materia che non ha mai insegnato.
Anche nel caso Finocchiaro, come in quello Barbera, l’anomalia è evidente, grossolana e palese ma nessuno dei docenti e dei dirigenti che pure hanno diretta contezza della situazione ha mai sollevato la questione.
Come, in una università che vuole dirsi moderna, seria ed efficiente, si possa permettere che personale tecnico-amministrativo, in qualche caso addirittura inquisito, possa arrogarsi il diritto – senza avere preparazione didattica alcuna – di insegnare ed addirittura valutare la preparazione degli studenti resta un mistero che grida vendetta.
In questo clima di crescente anarchia ed illegalità vigente all’interno della Facoltà di Scienze della Formazione di Messina ci aspettiamo ormai di tutto, anche che il corso e gli esami di Pedagogia vengano affidati ad un idraulico.
Movimento studentesco “Università trasparente”
redazione@approdonews.it