Messina, ritrovati in via Torrente Trapani due gatti massacrati e seviziati Si teme che la città sia dedita alla macellazione clandestina
di Roberta Strano
Il ritrovamento di due gatti massacrati, seviziati ed investiti, di cui uno morto sul colpo, in via Torrente Trapani a Messina, è uno dei tanti episodi di violenza gratuita e feroce perpetrati nel capoluogo di provincia, nei confronti di poveri animali indifesi.
Pare che la città, e precisamente in via torrente Trapani, sia da qualche tempo dedita alla pratica di attività di macellazione clandestina. Il raccapricciante ritrovamento è toccato alla donna che si prendeva cura dei mici, definita la “gattara”.
La donna aveva ricevuto già continue minacce di avvelenamento da parte di alcuni residenti nei pressi della sua abitazione, ma non aveva mai ceduto alle intimidazioni, in quanto sicura di rispettare la legge regionale 15 del 2000 che stabilisce “il divieto di maltrattare e allontanare dal loro habitat naturale i gatti che vivono in libertà, intendendo per habitat qualsiasi territorio o porzione di esso, edificato e non, dove stabilmente sia insediato un gatto o una colonia felina”.
Infatti i due mammiferi appartengono ad una colonia felina regolarmente registrata alla locale Asp, vicino via del Carmine. Nel frattempo si sono già mobilitate diverse associazioni animaliste, che hanno esortato il sindaco Renato Accorinti ed il prefetto Stefano Trotta a prendere coscienza del problema e ad avviare interventi urgenti.