Metropolitana leggera nel cosentino, le riflessioni di Iaconetti
redazione | Il 04, Mar 2011
“Lauspicio è che non si perda questa occasione per ampliare gli orizzonti e pensare ad un ampliamento delle prospettive di mobilità per i tanti centri che gravitano intorno allarea urbana”
Metropolitana leggera nel cosentino, le riflessioni di Iaconetti
“Lauspicio è che non si perda questa occasione per ampliare gli orizzonti e pensare ad un ampliamento delle prospettive di mobilità per i tanti centri che gravitano intorno allarea urbana”
“Non hanno torto – scrive in una nota Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente – coloro che ricordano lavvio del lungo iter relativo alla metropolitana leggera Cosenza-Rende-Unical. Se ne parla dal 1999. Se ne parla, appunto. Per anni si è andati avanti con proclami, dibattiti, convegni, incontri, confronti, senza approdare a nulla. Oggi invece il Presidente Scopelliti e la sua classe dirigente, hanno assunto impegni ufficiali e precisi individuando per la metropolitana fondi disponibili e date certe di realizzazione dellopera. La differenza è sostanziale. Ieri si trattava di una fantomatica infrastruttura, adesso possiamo dire che sarà presto consegnata alla città, con grandi benefici anche sotto il profilo ambientale. Lauspicio è che non si perda questa occasione per ampliare gli orizzonti e pensare ad un ampliamento delle prospettive di mobilità per i tanti centri che gravitano intorno allarea urbana, da collegare allasse di trasporto della metropolitana, così da scongiurare il rischio di marginalizzare territori importanti adiacenti al capoluogo, come San Fili, vicinissima allUniversità ma non inclusa nel progetto. Unarea urbana basata su collegamenti efficienti non può, non deve generare un sistema a due velocità. La risposta che ora occorre dare ai non pochi cittadini che abitano attorno al quadrilatero Rende-Cosenza-Castrolibero-Montalto è di vitale importanza, perché riguarda il futuro e si gioca tutta sui trasporti. Pensare uno sviluppo a cerchi concentrici è impossibile. Occorre ormai ragionare in termini di rete. Anche a questa sfida i realizzatori della Metropolitana saranno chiamati a rispondere”.
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