Miceli: «Centro anziani Rende pasticciaccio di Manna» Il consigliere comunale del M5S: «Sospendere il bando in autotutela, non si riscontrano motivi d’urgenza»
«Manna sospenda il bando sul Centro Anziani, quello che consideriamo il primo eclatante pasticciaccio targato 2016 dell’esecutivo di centro destra rendese. Troppe le criticità legate alla legittimità dell’avviso, scarso il tempo messo a disposizione delle società che hanno interesse a partecipare».
Si apre con questa premessa la dichiarazione del consigliere comunale di Rende Domenico Miceli.
«È ora di finirla di pubblicare importanti bandi di gara durante giorni festivi sia invernali che estivi – accusa il politico pentastellato – in quanto si finisce per limitare la partecipazione e dunque si restringe la concorrenza, a tutto danno delle casse dell’Ente. Una pubblicazione che avviene durante il periodo festivo, quando le ditte che potrebbero essere interessate a partecipare sono esse
stesse in vacanza. È comunque difficile per gli interessati recuperare tutta la documentazione necessaria in così poco tempo e, ribadiamo, in un periodo vacanziero».
«Ecco come si sono svolti i fatti – racconta Miceli: lunedì 28 dicembre 2015 è stato pubblicato sul sito del Comune di Rende la gara per l’affidamento in concessione del servizio di gestione del Centro Incontro Anziani, per un importo base di 42mila euro l’anno per 9 anni, che fa un totale di euro 378mila euro. La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata l’8 gennaio 2016: a conti fatti escludendo sabato, domenica e festivi, sono stati concessi solo sette giorni lavorativi per espletare tutte le operazioni che garantiscono ad un privato la gestione del Centro Anziani per ben 9 anni.
Tra queste operazioni, obbligatoriamente necessarie per poter partecipare alla gara, c’è anche il sopralluogo presso il Centro Anziani (art. 7 del bando e disciplinare di gara). Ebbene il 4 gennaio un avviso sul sito del Comune di Rende avverte che l’indirizzo Pec del Comune, che doveva essere utilizzato per prenotare l’appuntamento con il personale del Settore servizi al Cittadino, è errato. Quindi per effettuare il sopracitato sopralluogo è rimasto un solo giorno: il 5 gennaio».
«C’è poco da stupirsi – continua Miceli – che il bando prevede espressamente che “si procederà in presenza di una sola offerta”. Il che testimonia e tradisce la consapevolezza dell’amministrazione in merito al facile verificarsi una simile eventualità.
Chiediamo quindi al sindaco Manna di revocare urgentemente in autotutela questo bando di gara, riservandoci, in ogni caso, di valutare ogni ulteriore azione finalizzata alla tutela degli interessi dei cittadini ed al rispetto della legalità. Stiamo parlando di soldi dei rendesi, quante più ditte partecipano alle gare indette dall’amministrazione pubblica, tanto più si può ottenere qualità dei servizi e costi minori.
Non accetteremo la scusa dei motivi d’urgenza per l’assegnazione del servizio, in quanto con la delibera di Giunta n. 275 del 30 dicembre 2015 è stato prorogato l’affidamento del Centro Anziani alla cooperativa che già lo gestisce, fino alla data di affidamento del servizio che scaturirà dalla gara, quindi in nessun caso ci sarà una interruzione di servizio.
Ciò che risulta essere più strano è che la proposta di delibera del bando è passata dal consiglio comunale del 17 novembre del 2015 (col nostro voto contrario), già allora fuori tempo massimo per assicurare continuità al delicato servizio di assistenza agli anziani. In quella data denunciammo anche il richiamo, in quella proposta, della delibera di giunta regionale n° 310 che riguarda l’accreditamento e l’autorizzazione provvisoria delle strutture di accoglienza per minori stranieri non
accompagnati, oltre ad una serie di anomalie – denunciate anche dalle fila di maggioranza –riscontrabili nella proposta di delibera».