“Migranti: stabilizzare 650 amministrativi del ministero” Lo chiede la deputata del Movimento 5 Stelle, Federica Dieni
«Il ministro dell’Interno stabilizzi i 650 coadiutori amministrativi necessari per fronteggiare il flusso di extracomunitari che interessa il nostro Paese». È quanto chiede la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni, che sull’argomento ha presentato una circostanziata interrogazione parlamentare al titolare del dicastero, Marco Minniti.
«Con una ordinanza che risale al 2007 – prosegue la portavoce del M5S – il presidente del Consiglio, al fine di far fronte alle maggiori esigenze organizzative connesse all’eccezionale afflusso di extracomunitari, aveva autorizzato il ministro dell’Interno all’espletamento di apposite procedure selettive pubbliche di natura concorsuale per l’assunzione, con contratto di lavoro a tempo determinato della durata di 36 mesi, di 650 unità di personale, da inquadrare nel profilo professionale di coadiutore amministrativo contabile. Quel contratto di lavoro fu stipulato solamente per i primi 24 mesi, ma è poi stato prorogato per altri 10 anni».
«Nel corso del tempo – prosegue la deputata 5 stelle –, si sono aperte più volte le procedure per l’assunzione dei 650 amministrativi (a cui si aggiungono anche i 21 delle soppresse Ages e Sspal), ma il grosso dei lavoratori rimane ancora in attesa della tanto agognata stabilizzazione. Così come avvenuto per il bando di concorso per 250 nuovi funzionari, fondamentali per la corretta gestione delle politiche migratorie, anche per queste persone sarebbe stato possibile valutare un’azione in deroga – prevista dalla legislazione vigente –, dal momento che è più che mai urgente ampliare il personale da destinare a questo specifico comparto».
«Allo stesso tempo – aggiunge Dieni –, pare non sia stato dato alcun seguito alla ricognizione, che avrebbe dovuto svolgersi entro il 31 marzo 2016, del personale della polizia di Stato assegnato a funzioni di carattere amministrativo. Una verifica di questo tipo sarebbe infatti utile per valutare l’eventuale necessità di una stabilizzazione di una parte dei 650 lavoratori che permetterebbe al personale della polizia di Stato di presidiare con più uomini il territorio».
«È dunque arrivato il momento – conclude la parlamentare – che il ministro dell’Interno adotti tutti gli atti necessari per completare la stabilizzazione entro la fine di questa legislatura, anche utilizzando gli 11 milioni di euro risparmiati sul Fondo unico di amministrazione».