Migrazioni mediterraneo, da Vibo messaggio di integrazione Attraverso il proprio centro “Europe Direct” il Comune si fa parte attiva di nuove prospettive
VIBO VALENTIA – Nei primi nove mesi dell’anno, oltre 710.000 persone tra rifugiati, sfollati e altri migranti hanno fatto la loro strada verso l’Europa, una tendenza che è destinata a continuare. La città Vibo Valentia di questi ne ha già accolti in quantità facendosi parte attiva in quello che da emergenza è diventata quasi normale routine.
L’agenda europea sulle migrazioni presentato dalla Commissione ha già stabilito la necessità di un approccio globale alla gestione della migrazione. La crisi dei rifugiati in corso, tuttavia, richiede ulteriori, un intervento immediato e tramite il proprio centro “Europe Direct” lo stesso Comune di Vibo Valentia ha voluto iniziare sulla tematica una serie di incontri informativi a partire dalle scuole fno ad arrivare ai cittadini.
Oggi si è tenuto uno di questi tanti appuntamenti dal titolo “Cittadinanza europea e integrazione euro-mediterranea. Migrazioni nell’Europa che cambia” nell’aula magna del Liceo Classico “Morelli” alla presenza degli stessi studenti liceali accomunati a quelli dell’Istituto Tecnico Commerciale “G. Galilei”. Il primo interrogativo cui rispondere è quale sia la via migliore per decostruire e ricostruire il ruolo dell’Europa mediterranea nel processo d’integrazione: gli aspetti e le problematiche da tenere in considerazione sono vasti e complessi.
Tutte le problematiche connesse e le nuove strategie di risoluzione sono state affrontate davanti agli studenti iniziando con i saluti istituzionali del Sindaco del Comune di Vibo Valentia Elio Costa che ha voluto dare il proprio messaggio ai giovani: “Un’emergenza sociale non solo per le nostre popolazioni ma per tutto il territorio nazionale e dell’intera Europa – ha sottolineato il sindaco – che ci deve comunque vedere pronti nel superare le barriere che si sovrappongono, i pregiudizi razziali o le differenze culturali, auspicando un’integrazione sociale che ci porti ad essere solidali e comunque nello stesso tempo attenti alle problematiche da affrontare per mantenere fede alle esigenze di tutta la popolazione. L’Europa tramite i propri centri, e tra questi quello comunale, sarà da valido supporto nell’essere vicina più possibile alla cittadinanza e alle relative esigenze anche attraverso questi punti di contatto”. Pensieri condivisi dai rappresententi dei due istituti nel loro intervento di saluto, il dirigente del Classico Raffaele Suppa, e il docente Lo Duca per il Commerciale. Nell’incontro moderato dal responsabile di “Europe Direct” Vibo Valentia, Maurizio Loveccchio che ha rimarcato la funzione del centro: “che si propone, attraverso la serie di incontri nelle scuole cittadine di sensibilizzare gli studenti ai temi della cittadinanza europea e su ciò che questo oggi significa per loro in termini di opportunità, protezione, diritti riconosciuti e libera circolazione”, la parola è andata al Dirigente Settore 6 del Comune Vibo Valentia, Filippo Nesci: “Il presupposto per l’effettiva integrazione – ha voluto dire agli studenti il dirigente e comandante della Polizia Municipale – è il profondo e reciproco scambio di conoscenze. Solo su questa base si possono fondare interventi dai risultati efficaci e duraturi in grado di contribuire al processo di integrazione. Gestire in modo efficace la pressione dei flussi migratori per noi deve essere una missione, e fino ad ora Vibo valentia in questo ha dimostrato grande efficienza, facendo funzionare in ogni sbarco tutto alla perfezione.”
Gli interventi dei relatori hanno poi di seguito delineato anche progetti con nuove prospettive di sviluppo intonro all’area euromediterranea, il primo quello di Natale Giordano, responsabile tecnico del Coppem per “Cultura, turismo e sviluppo sostenibile”, manager di progetti su scala euromediterranea, curatore delle relazioni con i principali network Euromed, come la Fondazione Anna Lindth di Alessandria d’Egitto eresponsabile dell’organizzazione del Forum delle Citta’ Euro-Arabe.
““Negli ultimi anni il Mediterraneo è tornato prepotentemente sotto i riflettori: il dramma dei flussi migratori, il perdurare del conflitto arabo-israeliano e le cosiddette Primavere arabe, che secondo il mio giudizio si sono trasformati in Autunni Europei – ha rimarcato Giordano – Oggi quindi si assiste ad una forte crisi delle relazioni mediterranee, rallentate da un clima di forte instabilità, che impone una profonda revisione critica dei modelli relazionali e di sviluppo utilizzati negli ultimi vent’anni.
Attraverso anche il contributo del progetto “Ladder”, finanziato dall’Unione Europea proprio per rafforzare il ruolo delle Autorità Locali e delle Organizzazioni della Società Civile, sarà fondamentale per valutare quali scelte adottare nelle politiche per lo sviluppo utilizzando un approccio territoriale e il coinvolgimento delle comunità locali. E il Mediterraneo può superare le proprie crisi anche attraverso una riscoperta dei propri valori e della propria identità, valorizzando le proprie eccellenze culturali e naturalistiche, rinnovando processi educativi e di sensibilizzazione alla cittadinanza attiva. Il Comune di Vibo Valentia attraverso il suo centro “Europe Direct” avrà sicuramente parte attiva in questo contesto vista l’operatività su cui sta puntando l’amministrazione in queste tematiche”
A chiudere Davide Franco Jabes, Storico, scrittore, dottore di ricerca in storia moderna presso l’Università di York, che ha collaborato con l’Istituto Storico della Resistenza di Firenze e con l’Università di Siena, l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, interessandosi alle ricerche d’archivio, e con la RAI come consulente storico che ha presentato le sue: “Carte inedite dei faldoni di Londra e di Washington con i verbali delle intercettazioni fatte dai servizi segreti inglesi sui soldati italiani detenuti nei campi di prigionia”, tanto per raccontare le storie di migrazioni e di integrazione dei popoli in altre epoche e ad altre latitudini, comprese quelle degli italiani.