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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Mimmo Battaglia (Pd) scrive al commissario Scura Per l'attivazione del servizio di trasporto d’emergenza neonatale (STEN)

Mimmo Battaglia (Pd) scrive al commissario Scura Per l'attivazione del servizio di trasporto d’emergenza neonatale (STEN)
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Il consigliere regionale del Pd Domenico Battaglia ha inviato una missiva all’ing. Massimo Scura, Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, per l’attivazione del servizio di trasporto d’emergenza neonatale (STEN).

“Una recente indagine condotta da un gruppo di studio della Società Italiana di Neonatologia – scrive Battaglia – ha confermato che la Calabria, a distanza di dieci anni dall’approvazione del  Piano Sanitario 2003/2005 (con cui sono state tracciate le linee di indirizzo per la gestione in sicurezza del percorso materno infantile), rimane ancora una delle poche regioni in Italia in cui non è stato attivato il Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale. E tutto questo, nonostante la sua istituzione costituisca un obiettivo prioritario della programmazione sanitaria nazionale e regionale”.

“Lo STEN, infatti – fa presente l’esponente regionale del Pd – è la tipologia di servizio scelto, da tutte le realtà più evolute dal punto di vista sanitario, per garantire ottime chances di sopravvivenza ai neonati partoriti in un ospedale periferico, con gravi compromissioni cliniche, che necessitano del ricovero immediato in una struttura altamente specialistica. In tal senso, l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 n. 137 prevedeva che il piccolo paziente critico, nato in condizioni di urgenza, dovesse essere valutato clinicamente, stabilizzato e monitorato per poi essere di seguito trasferito, a bordo di un mezzo di trasporto dedicato (con personale medico ed infermieristico specializzato in neonatologia),  in un centro con la Terapia Intensiva Neonatale, pronto ad accoglierlo per garantirgli un’assistenza superiore a quella offerta dall’ospedale di provenienza”.

Ricorda ancora Battaglia che “La Calabria, al pari di altre 4 regioni, deve ancora dare concreta attuazione all’Accordo scegliendo, tra i modelli operativi previsti, quello ritenuto più idoneo, tenuto conto della propria area geografica, delle condizioni di viabilità, del bacino di utenza e del livello qualitativo dei punti nascita”.

“Ma i recenti sconcertanti casi di mortalità perinatale avvenuti in Sicilia, nel febbraio 2015, e in Lombardia, nello scorso mese di febbraio – dove peraltro lo STEN è già presente ma va evidentemente perfezionato – hanno ormai evidenziato come non sia più possibile prescindere da un servizio così strategico ed essenziale” – sottolinea il consigliere.

“Ben 6385 – precisa – sono stati i trasporti di emergenza effettuati dai 44 STEN presenti in Italia nel 2015 e che hanno riguardato nati pretermine o con patologie respiratorie anche gravi. Ma non sono mancati lattanti con problemi cardiaci, con malformazioni congenite o bisognosi di un intervento chirurgico. Tutti casi che hanno richiesto un trasferimento in un centro attrezzato (di III livello) attraverso un servizio specializzato ed organizzato”.

“Al di là dei provvedimenti programmatici già adottati, (l’ultimo dei quali l’allegato 7 ‘Rete per il trasporto neonatale’ al Decreto del Commissario ad Acta n. 30/2016 ‘Documento di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti’)”, Domenico Battaglia chiede al Commissario Scura “quali iniziative ulteriori siano state già intraprese nonché quelle da intraprendere per l’avvio del servizio. Un servizio – rilancia Battaglia – che non si dovrà esaurire unicamente nell’assistenza durante le fasi del trasporto, ma dovrà comprendere anche forme di consulenza, per situazioni di rischio perinatale, e di aggiornamento professionale, che devono essere oggetto di specifici accordi tra le parti coinvolte”.

In particolare, il consigliere regionale del Pd, chiede all’ing. Massimo Scura “di voler precisare la tipologia immaginata nelle diverse province; se è previsto un Centro regionale di coordinamento che recepisca le diverse richieste di trasferimento dai singoli ospedali; se risultano già individuati i Centri periferici trasferenti, le Basi operative (con Terapia Intensiva Prenatale), i posti letto ed i centri di II livello in cui ricoverare il neonato che ha superato la fase acuta, nonché la Struttura dello STEN, la sua operatività e i dispositivi da impiegare per il suo svolgimento”.