Minacce a Speranza, Nicolino Panedigrano esprime solidarietà al sindaco di Lamezia "È il segno che, come ho sempre riconosciuto, durante la sua amministrazione gli interessi mafiosi sono stati tenuti fuori dal nostro Comune"
Al di là del giudizio e anche delle polemiche sul suo operato amministrativo, esprimo la mia più sincera solidarietà a Gianni Speranza, vittima delle attenzioni minacciose del boss Grande Aracri.
È il segno che, come ho sempre riconosciuto, durante la sua amministrazione gli interessi mafiosi sono stati tenuti fuori dal nostro Comune. Ma è anche il segno che Lamezia, e per quel che mi interessa il centrosinistra lametino, non devono mai abbassare la guardia rispetto alla penetrazione di quel fenomeno mafioso, che per ben due volte ci ha portato allo scioglimento del Consiglio Comunale.
Vedo, però, purtroppo in questa competizione elettorale amministrativa non solo una serie di allarmanti trasformismi, ma un rinnovato esplodere nel centrodestra di fameliche aspettative da parte di alcuni ceti sociali che pur di arrivare all’obiettivo non badano a nulla, non pongono i necessari picchetti e anzi si accompagnano e fanno organizzare le liste ad alcuni noti personaggi tuttora indagati per contiguità o appartenenza ad ambienti ‘ndranghetisti lametini.
La scelta del candidato a Sindaco del centrosinistra non può prescindere, innanzitutto, da una netta distanza e da una ferma condanna di entrambi questi due insidiosi e devastanti fenomeni.
Nicolino Panedigrano