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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Minacciò pentito, latitante napoletano arrestato a Rende

Minacciò pentito, latitante napoletano arrestato a Rende

| Il 23, Nov 2013

Il personale della squadra mobile lo ha individuato dopo approfondite indagini. L’uomo è accusato di avere minacciato pesantemente i congiunti di un pentito campano. E’ stato tradito da Facebook

Minacciò pentito, latitante napoletano arrestato a Rende

Il personale della squadra mobile lo ha individuato dopo approfondite indagini. L’uomo è accusato di avere minacciato pesantemente i congiunti di un pentito campano. E’ stato tradito da Facebook

 

 

RENDE (CS) – Era latitante dallo scorso 7 giugno con le accuse di violenza privata, minacce aggravate dall’uso di armi con l’aggravante dei metodi mafiosi, perchè avrebbe minacciato la nipote e il genero della moglie di un collaboratore di giustizia sottoposta col marito al programma speciale di collaborazione, per farsi rivelare la località protetta in cui i due si trovavano: Giuseppe Quagliariello, 31 anni, napoletano, è stato rintracciato e arrestato dalla Polizia a Rende, alle porte di Cosenza.
L’arresto è avvenuto nella serata di ieri ad opera degli agenti della Squadra Mobile. Quagliariello farebbe parter parte di un’organizzazione di tipo mafioso, capeggiata dai fratelli De Micco e collegata con il clan Cuccaro di Barra. E’ stato rintracciato ed arrestato a Rende (CS) verso le ore 19, dopo essere stato contattato sul social network “Facebook”, attraverso un profilo esca femminile, per mezzo del quale era stato stabilito un primo contatto al quale sono seguiti contatti telefonici con gli inquirenti e un successivo appuntamento al quale l’uomo si è presentato ignaro della presenza dei poliziotti.
Quagliarello viveva tranquillamente in un appartamento a Rende dove si era trasferito a giugno, subito dopo essere sfuggito all’ordinanza di custodia cautelare, e conduceva una normalissima vita addirittura lavorando come stagionale in una struttura alberghiera della costa tirrenica. Alla cattura non ha opposto resistenza. Dopo le formalità di rito lo stesso è stato condotto nella casa Circondariale di Cosenza.