Minasi (Lega), Dpcm appensantisce responsabilità piccole e medie imprese Un Governo che non ha fatto in modo di aumentare i controlli laddove fosse facile ravvisare assembramenti; che non ha messo in condizione di poter effettuare screening a tappeto e oggi troviamo code infinite nelle postazioni
Come al solito, e per come ci hanno abituato in questi mesi, il Dpcm appena firmato tende ad appesantire, sul fronte aumento dei contagi, le responsabilità di piccole e medie imprese, siano esse operanti nel settore della ristorazione, degli eventi o dello sport amatoriale. Ci chiediamo da tempo come Lega dove, però, sia finita la responsabilità del Governo che, da marzo sino ad adesso, non ha trovato soluzioni consone a garantire in sicurezza gli arrivi e le uscite da scuola, così come lo spostamento di chi si muove per lavoro, a fronte di un trasporto pubblico che definire fonte di affollamenti importanti è riduttivo, e che forse si pensava di migliorare con il bonus monopattini. Un Governo che non ha fatto in modo di aumentare i controlli laddove fosse facile ravvisare assembramenti; che non ha messo in condizione di poter effettuare screening a tappeto e oggi troviamo code infinite nelle postazioni; che non ha rafforzato la medicina di base. E ancora, azioni inesistenti sull’aumento dei posti nelle terapie intensive, sul reclutamento di più personale da fare specializzare con corsi appositi vista la qualifica necessaria in reparti così delicati dove non tutti possono operare. I vaccini anti- influenzali, intanto, non sono arrivati dappertutto e non si è pensato di attivarsi per reperire strutture dove potesse fare la quarantena chi vive insieme alla famiglia in spazi dove il distanziamento sia impossibile. Comunque il problema sono le partite di calcetto e di basket, le eventuali ricorrenze da festeggiare in famiglia e con amici a casa e nei locali, e l’apertura di ristoranti qualche ora dopo la mezzanotte, quando su autobus, treni ed aerei si condivide uno spazio minimo con estranei. Sono stati, invece, trovati e spesi soldi, tanti, per banchi con le rotelle non efficaci e per giunta non presenti in ogni plesso. Tutte situazioni sempre rappresentate dalla Lega. In piena emergenza, quando il virus ha colpito all’improvviso e in maniera drammatica, è stata comprensibile una reazione che fosse immediata e difficile, nonostante l’occupazione, purtroppo, ridotta e il fallimento diverse aziende, molte delle quali, insieme a professionisti, attendono il giusto risarcimento da parte dello Stato che nel mentre pensa all’invio di milioni di cartelle esattoriali. Ma oggi, pur dando priorità giustissima alla salute bene primario, bisognerebbe muoversi in maniera certa, senza decreti quasi da interpretare, lasciando nel limbo i cittadini e addossando agli enti locali ed alle regioni delle incombenze molto gravi, salvo non ascoltarle su richieste legittime, come accaduto nella recentissima conferenza riguardo l’eventuale didattica a distanza per le scuole superiori, così da ridurre i passeggeri a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale. Ovviamente, inutile ribadirlo, il buonsenso deve accompagnare tutti noi, soprattutto in questa fase, ma il buonsenso deve anche essere seguito da chi guida il paese, perciò bene ha fatto il nostro segretario nazionale, in aula al Senato, a ribadire come sia importante la collaborazione, in questo momento, per costruire insieme un percorso.