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Ministero richiama l’insaccato del Salumificio Del Nera

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Salame casereccio a rischio microbiologico per salmonella spp. L’allarme è del
Ministero della Salute e riguarda l’insaccato prodotto dal Salumificio Del Nera
srl, in provincia di Perugia. Il lotto nel mirino è quello prodotto in data 18/08/2017
e il marchio di identificazione dello stabilimento è il codice IT Q1920/L con scadenza
al 18 aprile 2018. Il peso dell’insaccato è di 350 gr. Il prodotto è da riportare
al punto vendita per la sostituzione o il rimborso. Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti [1]”, associazione ormai punto di riferimento per
la sicurezza alimentare in Italia, non esclude che l’ingerimento del prodotto gastronomico
possa provocare un pericolo per la salute, e mette perciò in guardia la popolazione.
I batteri appartenenti a questo genere sono responsabili della “salmonellosi”,
una delle più frequenti malattie a trasmissione alimentare. Salmonella spp. ha come
habitat il tratto intestinale dell’uomo e degli animali e la sua presenza nell’ambiente
è conseguente a contaminazione fecale. Si distinguono salmonelle adattate all’ospite,
responsabili di tifo e paratifo nell’uomo, diffuse nei paesi in via di sviluppo,
e salmonelle non ospite-specifiche che possono infettare l’uomo e gli animali e
rappresentano un frequente agente di tossinfezione alimentare nei paesi industrializzati.
Modalità di trasmissione. L’infezione si trasmette principalmente per via oro-fecale.
In Europa la principale via di contaminazione dell’uomo è rappresentata dal consumo
di alimenti contaminati: in particolare carne di pollo, tacchino e maiale, molluschi
bivalvi, semi germogliati pronti al consumo, uova e ovoprodotti, prodotti lattiero-caseari
a base di latte crudo, frutta e verdura crude. Gli animali domestici quali cani,
gatti, uccelli, roditori e rettili (iguane e tartarughe d’acqua) possono rappresentare,
seppur raramente, una fonte di infezione per l’uomo. Sintomi. Possono variare dai
semplici disturbi del tratto gastro-intestinale ( dolori addominali, nausea, vomito,
diarrea, febbre) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie e infezioni extra
intestinali) soprattutto nei bambini, anziani e nei soggetti immunodepressi. I sintomi
della malattia si manifestano comunemente tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione
degli alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni. Solitamente la malattia
ha un decorso benigno e autolimitante. Distribuzione della malattia. Sebbene il numero
totale di infezioni sostenute dal genere Salmonella abbia subito un decremento nel
corso degli ultimi anni, sia in Europa che in Italia, essa continua a rimanere l’agente
di malattia trasmessa da alimenti più frequentemente isolato. In Europa, nel 2010
il numero totale di casi confermati di salmonellosi è risultato pari a 99,020 (21,5
casi su 100.000 abitanti), diminuiti dell’8,8% rispetto al 2009, mentre nel nostro
Paese è stato di 2,730 (4,5 casi su 100.000 abitanti). L’avviso di richiamo è
stato pubblicato sul nuovo portale dedicato alle allerta alimentari del Ministero
della salute nella sezione “Avvisi di sicurezza”.