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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Minori e disagio giovanile. Singolare sentenza: condannato a 300 km di marcia un minorenne della Val di Blenio

Minori e disagio giovanile. Singolare sentenza: condannato a 300 km di marcia un minorenne della Val di Blenio

| Il 18, Set 2014

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una condanna esemplare che potrebbe contribuire a quell’effetto dissuasivo necessario per ridurre drasticamente il numero dei reati da parte dei minori a rischio

Minori e disagio giovanile. Singolare sentenza: condannato a 300 km di marcia un minorenne della Val di Blenio

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una condanna esemplare che potrebbe contribuire a quell’effetto dissuasivo necessario per ridurre drasticamente il numero dei reati da parte dei minori a rischio

 

 

È la singolare pena inflitta dal Magistrato dei minorenni Reto Medici a un giovane
autore di un reato piuttosto grave all’interno del suo nucleo familiare. Sotto la
sorveglianza di un adulto, il minore dovrà percorrere a piedi dalla Valle di Blenio
a Genova, per un totale di quasi 300 chilometri, al ritmo di 30 chilometri al giorno.La
sentenza, che risale ad alcuni anni fa, è stata raccontata dal Magistrato dei
minorenni Reto Medici ieri durante il Congresso annuale della Società di diritto
penale minorile (SSDPM), in svolgimento fino a venerdì a Lugano. Il magistrato ha
sottolineato come le sentenze comminate a minori siano in calo. Nel 2013 sono state
436, ovvero ben 130 in meno rispetto all’anno precedente. La sanzione più gettonata
resta comunque quella dell’ammonimento, seguita dai lavori di pubblica utilità.
Pene che quasi sempre funzionano: nell’80% dei casi, infatti, il minorenne coinvolto
non sarà più condannato. Ancora meglio, capita non di rado che questi minori vengano
poi assunti come apprendisti dal Comune in cui hanno svolto i lavori di pubblica
utilità, se mostrano la giusta attitudine e senso di responsabilità. Insomma, per
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di
una condanna esemplare che potrebbe contribuire a quell’effetto dissuasivo necessario
per ridurre drasticamente il numero dei reati da parte dei minori a rischio.