Minori stranieri, progetto Fami: parla Granato del M5S "Chiedo al Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza di gestire il piano"
«Chiedo al Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza di gestire il progetto Fami, che riguarda i tutori per i minori stranieri non accompagnati, insieme ai suoi colleghi Garanti regionali e delle Province autonome, non relegandoli, come purtroppo sta facendo con certa ostinazione, a puri destinatari». Lo afferma, in una nota, la senatrice M5s Bianca Laura Granato, segretaria della commissione Istruzione pubblica e Beni culturali, che spiega: «Si tratta di un’importante iniziativa cui collaborano associazioni private, possibile grazie alla disponibilità di fondi Ue attraverso il Ministero dell’Interno. A piena garanzia della dovuta trasparenza e della buona riuscita del progetto, non possono essere messi in secondo piano i Garanti per l’infanzia e l’adolescenza regionali e delle Province autonome, che di norma non sono subordinati al Garante nazionale, essendo suoi pari. I Garanti periferici hanno attività ed esperienza significative nei rispettivi territori. Nello specifico possono e devono dare un contributo effettivo all’attuazione del progetto, sulla base delle esigenze particolari nelle diverse aree del Paese». «Considerate le doglianze dei Garanti periferici, da ultimo espresse nell’odierna riunione presso la sede nazionale, del caso interesserò – anticipa la parlamentare 5stelle – il presidente della Camera, Roberto Fico, che sono certa saprà affrontare al meglio il problema. Inoltre mi attiverò in sede parlamentare perché sul progetto Fami ci sia la massima partecipazione di tutti gli attori istituzionali e la più aperta condivisione tra di loro. Non è ammissibile, visto che nella fattispecie si tratta di aiutare minori stranieri non accompagnati, che il Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza pensi di poter gestire il progetto in tutta solitudine».