Miss Italia, Marziale ospite della kermesse: “Il trionfo di Stefania non solo estetico ma anche sociale”
redazione | Il 20, Set 2011
“Una vittoria che rifugge da loschi compromessi, travalicando i confini dell’estetica e collocandosi nella sfera della rappresentazione sociale”
Miss Italia, Marziale ospite della kermesse: “Il trionfo di Stefania non solo estetico ma anche sociale”
“Una vittoria che rifugge da loschi compromessi, travalicando i confini dell’estetica e collocandosi nella sfera della rappresentazione sociale”
“Stefania Bivone ha trionfato nell’edizione qualitativamente migliore di Miss Italia”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, ospite della kermesse di costume nel corso della diretta a Montecatini Terme.
“Come ho avuto modo di spiegare, rispondendo alle domande di Fabrizio Frizzi – evidenzia Marziale – l’innalzamento della soglia anagrafica a 18 anni e della taglia a 44 attestano come Patrizia Mirigliani abbia saputo cogliere pienamente due emergenze che coinvolgono negativamente i minorenni nella contemporaneità, ossia l’impiego indiscriminato di essi nella macchina dello spettacolo e i disturbi della sfera alimentare indotti dall’imitazione di modelli anoressici tendete al presunto raggiungimento del successo”.
Per il presidente dell’Osservatorio: “Stefania, che ho avuto modo di scrutare nei suoi atteggiamenti intrinseci durante le fasi della manifestazione, ha dimostrato padronanza di se e senso di responsabilità, qualità che emergono anche dalla dichiarazioni rilasciate dopo la vittoria e da un percorso di formazione, dalla frequentazione del liceo all’accademia musicale, che la dicono lunga sulla determinazione che anima la neo miss”.
A parere di Marziale, infine: “L’affermazione della diciottenne calabrese costituisce un modello di riferimento per le adolescenti desiderose di affermarsi nel campo della moda e dello spettacolo. Una vittoria che rifugge da loschi compromessi, travalicando i confini dell’estetica e collocandosi nella sfera della rappresentazione sociale”.