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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Molochio, conclusa la vicenda giudiziaria che vedeva contrapposti Cosmano e Ambesi

Molochio, conclusa la vicenda giudiziaria che vedeva contrapposti Cosmano e Ambesi

| Il 14, Mar 2013

Dopo l’assoluzione dal reato di calunnia dell’ex comandante dei vigili urbani Angelo Cosmano, da parte della Corte d’appello, la Cassazione rigetta anche il ricorso presentato ai soli fini civilistici, da Giuseppe Ambesi

Molochio, conclusa la vicenda giudiziaria che vedeva contrapposti Cosmano e Ambesi 

Dopo l’assoluzione dal reato di calunnia dell’ex comandante dei vigili urbani Angelo Cosmano, da parte della Corte d’appello, la Cassazione rigetta anche il ricorso presentato ai soli fini civilistici, da Giuseppe Ambesi

 

 

La Corte suprema di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato da Giuseppe Ambesi, in relazione ai soli effetti civilistici, rendendo così definitiva l’assoluzione di Angelo Cosmano, ex comandante della Polizia municipale di Molochio, dal reato di calunnia. Il 13 giugno dello scorso anno, Ambesi, costituitosi parte civile nel procedimento penale contro Cosmano, aveva impugnato la sentenza della Corte di Appello di Reggio Calabria, che nel marzo del 2012, aveva a sua volta ribaltato la sentenza emessa in primo grado dal Tribunale di Palmi, sezione distaccata di Cinquefrondi, assolvendo Angelo Cosmano dal reato ascrittogli “perché il fatto non costituisce reato”. Tale sentenza d’appello non era stata impugnata dalla Procura, per cui l’assoluzione, ai fini penalistici, era divenuta definitiva. In primo grado, nel luglio del 2008, Cosmano era stato condannato alla pena di un anno e 4 mesi di reclusione per il reato di calunnia nei confronti di Giuseppe Ambesi, che si era costituito parte civile. La Corte di Appello poi, recependo la richiesta formulata dalla difesa di Cosmano, rappresentata dall’avvocato Francesco Cardone, aveva ritenuto che il fatto non costituisse reato, peraltro conformemente alle conclusioni rassegnate in udienza dal Procuratore generale, assolvendo quindi il vigile, nonostante la disputa fosse ormai arrivata alla prescrizione. La vicenda si trascinava dal lontano 2002, quando era stato contestato al vigile Cosmano, il reato di cui all’articolo 368 del Codice penale, perché a seguito di un esposto anonimo, lo stesso, sentito dai carabinieri della stazione di Molochio, aveva dichiarato che era l’allora comandante della Polizia municipale Giuseppe Ambesi, ad indirizzare lui e gli altri colleghi vigili verso gli esercizi commerciali da controllare, mettendolo anche per iscritto nel foglio di servizio. Cosmano nella sua dichiarazione, aveva quindi incolpato Ambesi di abuso d’ufficio, dal momento che a suo dire, nell’ambito dei controlli, uno specifico panificio veniva puntualmente e volutamente esentato. Dichiarazioni quelle di Cosmano, che l’avevano portato alla condanna in primo grado, ma che la Corte di Appello nel 2008, aveva invece ribaltato, stabilendo che il fatto non costituisse reato, per insussistenza dell’elemento psicologico. Quest’ultima sentenza spinse quindi Ambesi a presentare ricorso in Cassazione. Ma nell’udienza di venerdì scorso, celebrata dinanzi alla sesta sezione della Corte di Cassazione, presieduta da De Roberto, è stato disposto il rigetto del ricorso presentato da Ambesi, e condannato lo stesso al pagamento delle spese processuali. Una decisione che mette finalmente la parola fine, dopo 11 anni, alla vicenda, e che vede Cosmano, rappresentato anche in quest’occasione dall’avvocato Francesco Cardone, assolto definitivamente.