Molochio festeggia i 50 anni di sacerdozio di padre Benigno
redazione | Il 23, Lug 2011
“Mi sento come una zappa nelle mani del Signore”, ha commentato commosso il frate cappuccino
di TERESA COSMANO
Molochio festeggia i 50 anni di sacerdozio di padre Benigno
“Mi sento come una zappa nelle mani del Signore”, ha commentato commosso il frate cappuccino
La comunità molochiese ha festeggiato, nel corso di una partecipata celebrazione eucaristica, svoltasi nel santuario della Madonna di Lourdes, il cinquantesimo anniversario di sacerdozio di padre Benigno Morabito. Un pomeriggio intenso per tornare idealmente a quel lontano 1961, anno in cui fu ordinato sacerdote. Una manifestazione solenne ma allo stesso tempo semplice e familiare, per questo sacerdote che prima di ogni cosa è un frate francescano, un uomo estremamente laborioso, che ha lasciato il segno in qualsiasi comunità abbia prestato servizio sacerdotale.
Ad accogliere padre Benigno in chiesa, una moltitudine di fedeli, tra i quali i volontari dell’associazione San Francesco, i componenti del comitato feste, i membri dell’Ofs (Ordine francescano secolare), i ragazzi della Gifra (Gioventù francescana), il sindaco di Molochio Beniamino Alessio, insieme ai consiglieri Raffaele Zucco, Maria Grazia Cardone e Gabriella Caruso, e fra Giovanni Battista Urso, ministro provinciale dei padri cappuccini della Calabria, che ha officiato la messa giubilare insieme a lui. Attraverso questa festa, la comunità molochiese ha voluto dimostrare la propria gratitudine al frate cappuccino che si occupa del santuario dal 1994, quando venne nominato rettore dell’annesso convento dei cappuccini. In soli due anni lo stesso padre riuscì a restaurare il santuario e a ricostruire il convento. Nel 1996 ridiede vita al Terz’ordine francescano, alla Gifra e agli Araldini, fraternità che erano ormai scomparse da tempo. Tante le opere compiute dal frate in questi anni, ultima in ordine di tempo la Casa accoglienza per i pellegrini che giungono da ogni dove per visitare quello che è il primo santuario in Italia ad essere dedicato alla Madonna di Lourdes. Durante la celebrazione i volontari dell’associazione “San Francesco” hanno donato a padre Benigno alcuni oggetti (calice, pisside, corporale, purificatoio, palla) necessari per la liturgia, mentre il primo cittadino di Molochio gli ha donato una targa, quale simbolo di riconoscenza e gratitudine di tutta la comunità per i tanti doni seminati a Molochio. Visibilmente commosso, padre Benigno, dopo aver ringraziato tutti per la manifestazione di affetto dimostratagli, ha detto di sentirsi come «una piccola zappa nelle mani del Signore. Tutto ciò che è stato realizzato non è altro che un disegno divino. Il vanto di noi sacerdoti – ha continuato – è quello di essere dono di Dio, chiamati a dare il nostro contributo alla comunità cristiana e alla società, a tutti i credenti e a ogni uomo». La festa si è conclusa con un buffet.
t.cosmano@approdonews.it