Finalmente anche gli increduli cittadini molochiesi si sono resi conto della scandalosa gestione affaristico-padronale che governa il nostro paese. Infatti, molti di essi, invocano l’intervento urgente di una COMMISSIONE D’ACCESSO per fare finalmente luce sulla macchina amministrativa e sul comportamento molto discutibile di taluni funzionari ed amministratori di maggioranza, nella gestione della cosa pubblica.
Il 14 febbraio 2016 il sindaco f.f. F. Miceli, con un convulso manifesto, ha toccato il fondo del pentolone dal quale pensava di poter riemergere con dichiarazioni farneticanti e ridicoli. Per amore e rispetto verso quei cittadini assetati di giustizia sociale e di rivalsa democratica, rispondiamo con ordine:
1) il sindaco di Molochio è stato SOSPESO, in data 22 ottobre 2015, dal Prefetto della Provincia di Reggio Calabria, ai sensi dell’art. 11 comma 1 lettera a) del Decreto 31.12.2012 n. 235, dopo aver ricevuto una pesante condanna ad un anno di reclusione ad opera del Tribunale di Palmi per abuso d’ufficio;
2) Il citato Decreto Legislativo del 31 dicembre 2012 n. 235 (la c.d. Legge Severino), al contrario di quanto viene affermato o fatto credere agli ignari lettori di quel maldestro manifesto pubblico, è stato ritenuto di recente pienamente rispettoso della Costituzione da parte della Corte Costituzionale;
3) chi è sospeso dalla carica pubblica ricoperta deve “USCIRE” dalla casa municipale con eleganza e osservanza della legge: quante pratiche giornaliere di carattere personale ha da sbrigare il sospeso sindaco Beniamino Alessio?
Tra le righe del convulso manifesto abbiamo anche inteso quanto il solerte “vice sindaco Miceli” inciterebbe la folla ad urlare <<Barabba>>. Forse per condizionare il giudizio dei cittadini e mettere in croce quelle persone che, per amore della democrazia e legalità, con sacrificio e abnegazione non si sono ancora inginocchiati davanti all’arroganza?
NOI, NON TENIAMO IL SACCO A NESSUNO!!
Faremo l’opposizione fino in fondo nel rispetto delle regole e del mandato elettorale che i cittadini ci hanno conferito.
Più che informare i cittadini sui vari gradi della giustizia e che il condannato in primo grado ha ancora altre opportunità per potersi difendere, cosa che noi auspichiamo, tuttavia non era meglio scrivere sulle problematiche cittadine risolte o ancora da risolvere? Ad esempio, quest’inverno, a causa dell’impraticabilità delle strade comunali rurali, ridotte a veri sentieri di guerra, molti cittadini non hanno potuto raccogliere le olive. Al contrario, i gloriosi amministratori “PERBENE” che vincono le elezioni “plebiscitariamente”, accanto ai loro terreni hanno le STRADE ASFALTATE. Egregio sindaco f.f., di queste cose Lei si dovrebbe preoccupare più che dolersi il petto per le vicende personali di un condannato.
Ed ancora:
– riferisca sull’ostruzionismo e l’arroganza della maggioranza in consiglio comunale;
– spieghi come l’amministrazione Alessio/Miceli ha svenduto Molochio il 15 dicembre 2007 e quale tipo d’investimento per far risorgere il paese dalle ceneri avete programmato in questi dieci anni di promesse e falsità;
– spieghi come in un paese con i servizi ridotti al niente le tasse sono così salate;
– spieghi perché le casse comunali sono il bancomat degli amici;
– dica se il voto a Molochio è opinione e la democrazia è ancora sovrana;
– spieghi ai cittadini se la legge di stabilità è stata rispettata;
– spieghi ai cittadini se le assunzioni sono regolari;
– dichiari se il bilancio di previsione è in regola con le prescrizioni della legge;
– dica chi ha scritto alla Procura, al Prefetto e ai Carabinieri sull’amministrazione Caruso/Alessio degli anni 1990;
Una persona perbene, caro vice sindaco, quante verità dovrebbe raccontare ai suoi elettori al posto delle balle!!
– Perbene non è chi avalla l’ostruzionismo al controllo politico;
– Perbene non è chi vende le case popolari derubando i cittadini;
– Perbene non è chi fa disparità di trattamento fra i dipendenti, o, ancora, fra i cittadini amministrati;
– Perbene non è chi va dicendo “eu fazzu chi vogghiu”, ritenendo che il sacrosanto controllo sul suo operato sia inopportuno ed illegittimo.
Un’ultima cosa le resta da fare se ancora la sua etica glielo consente:
SI DIMETTA E VADA A CASA!!
D’altra parte, se Lei afferma di avere le carte a posto, perché allora trema così tanto?
I CONSIGLIERI DI MINORANZA
Iorianni Rocco Giuseppe
Caruso Ismaele Ottavio
Raco Vito