Mons. Milito, chi ha scritto il comunicato di solidarietà al prete presunto pedofilo? Noi amici della verità, lei del silenzio.
Monsignor Milito,
Lei sa come e quante volte questo giornale ha sostenuto le Sue posizioni. Siamo garantisti per vocazione e dunque, anche nel caso del sacerdote Antonio Tropea, non entriamo – e La sfidiamo a dimostrare il contrario – nel “merito” dell’iter giudiziario.
Ciò che davvero riteniamo sia un preciso dovere, nei confronti dei nostri lettori, è spronarLa a illustrarci lo spirito di quel comunicato stampa scarno e freddo licenziato dall’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali, dove si esprimeva solidarietà al prete arrestato e nemmeno una parola per quanti sono finiti nelle sue mire sessuali. Un comunicato velocemente corretto e, se possibile, peggiorato perché toglieva la solidarietà all’indagato e continuava a dimenticare le vittime.
Ecco, è su questo che continuiamo a chiedere lumi. Abbiamo il diritto di conoscere fino in fondo chi sia e come la pensi chi ci guida e francamente non siamo affatto contenti.
Siamo certi che Lei continuerà a “disperdere” le Sue responsabilità puntando il dito com’è solito fare – sulla stampa, sui giornali e sui giornalisti: ma non siamo stati noi a stilare quel comunicato stampa tanto stucchevole quanto distante dalle intenzioni di Papa Francesco. Dunque? Stia tranquillo, non La intervistiamo, a noi piacerebbe un contraddittorio, ma non lo chiederemmo mai a chi risolve ogni cosa “nel silenzio del tempo”, in puro stile medievale.
Auguri monsignore, Buon Natale, e pensi ad Approdonews come ad un giornale amico della verità, soprattutto quando essa è orientata a combattere la pedofilia, quel peccato – oltre che reato – che Gesù ha “condannato a morte”. E su questo speriamo di non ricevere comunicati stampa di smentita. Sappia altresì che questa Diocesi non festeggerà un Buon Natale e la colpa non è dei giornalisti!
La Redazione