Monte di Procida, uccide la nipotina di due mesi
redazione | Il 15, Nov 2010
L’uomo era affetto da turbe mentali
Monte di Procida, uccide la nipotina di due mesi
L’uomo era affettto da turbe mentali
(ANSA) NAPOLI – Dramma della follia ieri sera nel Napoletano. A Monte di Procida, una bimba di appena due mesi, Sofia, e’ stata uccisa con un fendente alla gola dallo zio, un ventinovenne affetto da turbe mentali e sottoposto a cure psichiatriche. L’uomo e’ stato arrestato dai carabinieri: dovra’ rispondere dell’accusa di omicidio. Ricostruita la dinamica dei fatti: i genitori di Sofia, Francesca e Fausto, 33 anni lei, 35 lui, ambedue impiegati residenti a Baiano (Avellino), erano andati a trascorrere la domenica a casa della nonna materna che vive a Monte di Procida (Napoli) con il figlio Antonio Raffaele, un 29 enne affetto da problemi di sanita’ mentale. Ad un certo punto del pomeriggio, marito e moglie sono usciti per una passeggiata lasciando la piccola, due mesi compiuti da pochi giorni, in custodia alla nonna. Sembra che quest’ultima avesse in braccio la bambina quando l’uomo l’ha reclamata per se’ chiedendo di prenderla in consegna. Ma dopo averla presa in braccio la bimba ha cominciato a piangere e cosi’ la nonna ha chiesto al figlio di riconsegnargliela. A quel punto l’assassino ha allontanato la madre con una spinta che l’ha fatta cadere per terra. Quindi, colto da un raptus omicida, si e’ procurato un grosso coltello da cucina con il quale ha colpito l’indifesa bambina alla gola uccidendola. A nulla sono valsi i soccorsi, la piccina e’ morta sul colpo. A dare l’allarme, e a chiamare il 112, sono stati alcuni parenti richiamati dalle grida della nonna. Per la mamma di Sofia, la tragica scoperta e’ avvenuta al suo ritorno a casa. L’uomo e’ stato arrestato. Al momento della cattura non ha opposto resistenza, ne’ pronunciato parole sconnesse. Sul luogo del delitto sono arrivati per i rilievi i carabinieri di Pozzuoli e quelli di Monte di Procida che conducono le indagini. Il corpo senza vita della povera Sofia e’ stato portato all’istituto di medicina legale.
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