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Monti in Afghanistan, visita a sorpresa ai militari italiani

Monti in Afghanistan, visita a sorpresa ai militari italiani

| Il 05, Nov 2012

Napolitano: ‘Ogni sforzo per riportare a casa i marò detenuti in India’

Monti in Afghanistan, visita a sorpresa ai militari italiani

Napolitano: ‘Ogni sforzo per riportare a casa i marò detenuti in India’

 

 

 

Nel giorno dell’Unità nazionale e delle Forze armate, il premier Mario Monti a sorpresa visita i militari italiani nella base Isaf di Herat, poi a Kabul incontra il presidente Karzai: “L’Italia trasformerà il suo supporto ma questo non significa lasciare il Paese da solo”, afferma. E il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano esprime il suo “plauso ai 6 mila militari inmissione, vicinanza a quelli ancora privati della libertà”.

NAPOLITANO, OGNI SFORZO PER RIPORTARE A CASA I MARO’ – “Continueremo a compiere ogni tenace sforzo per riportarli a casa” . Lo dice Giorgio Napolitano riferendosi implicitamente ai due marò prigionieri in India.

Nel ricordare i giovani impegnati nei vari territori internazionali, Napolitano manda un pensiero “con particolare affetto e ansietà” ai due marò, “a causa di un’insufficiente garanzia di tutela dell’impegno esplicato nella missione internazionale contro la pirateria nell’Oceano Indiano” e ribadisce che verrà fatto qualsiasi sforzo per la loro liberazione.

“I due marò da troppi mesi ormai si trovano” a vivere una “dura esperienza, costretti lontani dal proprio Paese: il governo e la diplomazia internazionale non hanno mai smesso di esercitare sforzi congiunti” per “una soluzione” per farli tornare il prima possibile. Così Monti parlando ai soldati italiani a Herat.

NAPOLITANO, PLAUSO A 6 MILA MILITARI IN MISSIONI – “Desidero rinnovare il mio riconoscente apprezzamento e quello di tutti gli italiani agli oltre sei mila militari attualmente impegnati nei diversi teatri di crisi, dall’Afghanistan, al Medio Oriente, ai Balcani, per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti fondamentali e contribuire alla ricostruzione delle istituzioni locali e all’assistenza delle popolazioni”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla cerimonia al Quirinale per il 4 Novembre.

“Esprimo il mio plauso e il mio incoraggiamento agli sforzi che il governo e i ministri degli Esteri e della Difesa stanno conducendo sul piano internazionale e su quello dell’organizzazione interna delle forze armate, a partire dall’importante progetto di razionalizzazione strutturale della Difesa, attualmente all’approvazione del Parlamento”, aggiunge il capo dello Stato.

MONTI IN AFGHANISTAN – Mario Monti è arrivato a sorpresa in Afghanistan dove ha visitato il contingente italiano nella base Isaf di Herat. Il premier si è poi recato a Kabul per un incontro bilaterale con il presidente afghano Hamid Karzai. La visita, che per ragioni di sicurezza è stata tenuta segreta, si svolge in occasione della festa del 4 novembre. Dopo l’incontro con i militari italiani la delegazione, che proseguirà per il vertice Asem in Laos, si è recata a Kabul dove il capo del governo ha incontrato il presidente Karzai. E’ il secondo incontro fra i due dopo quello del 26 gennaio scorso, quando a Roma fu firmato l’accordo sul partenariato e la cooperazione di lungo periodo fra l’Italia-l’Afghanistan.

MONTI A KARZAI, 2014 ANNO SVOLTA NON DI ROTTURA – “Guardiamo al 2014 come un anno di svolta e non di rottura”. Così Mario Monti nel suo incontro con Karzai. L’Italia, come gli altri Paesi, “trasformerà il suo supporto ma questo non significa lasciare il Paese da solo”, assicurato Monti.

MONTI A MILITARI HERAT, MERITATE ITALIA MIGLIORE – “I nostri ragazzi hanno bisogno di trovare al vertice dello Stato, nella classe politica, esempi sempre migliori”. Mario Monti a Herat cita ai militari italiani le parole della madre del caporal maggiore Chierotti dopo i funerali. E promette: “Voglio assicurarvi che per ciò che mi compete, mi impegnerò, ci impegneremo per questo doveroso progresso”, affinché l’Italia “sia sempre più orgogliosa di voi e voi più fieri di rappresentare il Paese, che sta facendo, partendo da condizioni difficili,un rilevante progresso civile”.

“Tutta l’Italia vi guarda con ammirazione ed orgoglio e vi ringrazia per il contributo che state dando a prezzo di enormi sacrifici personali: fate onore al modo italiano e civile di partecipare anche con durezza e con sacrificio, quando occorre, all’opera di pace e coesistenza”, aggiunge Monti al contingente italiano in Afghanistan: “Siete circondati dall’affetto sincero e partecipe di tutti gli italiani”.

DI PAOLA, SIAMO IN AFGHANISTAN PER DIFENDERE LORO FUTURO – “Siamo in Afghanistan per dare agli afgani la libertà di scegliere il loro futuro, per imparare da loro l’umiltà di comprendere e rispettare ‘uno strano popolo’ così diverso da noi”. Così il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, durante la cerimonia di consegna delle decorazioni dell’ordine militare d’Italia al Quirinale, ricordando la figura del caporalmaggiore Matteo Miotto e le sue parole con le quali spiegava perché fosse giusta la presenza italiana in quelle terre.