Monti: io pedagogico devo convincere tutti
redazione | Il 12, Nov 2012
‘Non mi sento solo, nei sondaggi ho consensi superiori a partiti’
Monti: io pedagogico devo convincere tutti
‘Non mi sento solo, nei sondaggi ho consensi superiori a partiti’
ROMA – “Nessuno mi ha scelto, ma devo convincere tutti”; “non mi sento solo”, “coloro che sono stati presidenti del Consiglio prima di me non dovevano guadagnarsi tutti i giorni il consenso”, e ancora: “non farò più battute”. Sono parole di Mario Monti contenute nella lunga intervista-prefazione del volume “Le parole e i fatti” di cui il Corriere della Sera oggi pubblica ampi passaggi.
“Non credo possa considerarsi solo uno che, per quello che possono valere i sondaggi, sembra avere un consenso superiore a quello di cui godono i partiti che lo sostengono in Parlamento – spiega il premier – E quando incontro persone per la strada, mi sento dire quasi sempre: ‘Vada avanti!'”. “La pedagogia è naturale in un professore – aggiunge – è l’unica arma che ho. E ho un obbligo di spiegare maggiore di altri. In questo contano le ragioni soggettive: nessuno mi ha scelto, ma devo dire agli italiani che se sono qui è per far fare loro cose che non volevano fare e che tutti quelli che sono venuti prima hanno sostenuto si potessero evitare. In più sono questioni complicate, quindi cerco di spiegarle”. “Uno degli aspetti che mi sono imposto di cambiare – prosegue – in parte riuscendoci, è che io ero abituato a parlare davanti a un pubblico più limitato e spesso anglosassone, dove la battuta e l’ironia sono elementi essenziali. Ma è molto rischioso: perché è vero che il posto fisso è monotono, però sicuramente dirlo in quel modo è stato per me un bell’infortunio. Quindi adesso cerco di non fare più battute, che pure all’inizio mi avevano aiutato a comunicare”.
MONTI: PENSARE PIU’ AI CONTENUTI E MENO ALLE LEADERSHIP – “Credo che sarebbe bene prestare meno attenzione a leadership ed organigrammi e più ai contenuti”, lo ha detto il premier Mario Monti in una telefonata nel corso dell’iniziativa ‘La società civile si incontra e propone’ parlando dei processi politici in vista della prossima tornata elettorale. Monti si è rivolto a chi lo “succederà” auspicando che segua la strada del rigore, della crescita e dell’equità sociale, ovvero l’azione percorsa dal suo governo.
“L’economia italiana ancora non è veramente un’economia di mercato. Bisogna fare uno sforzo per una maggiore concorrenza e liberalizzazione”, ha affermato Monti intervenendo all’iniziativa della società civile in corso a Roma. Secondo Monti è tuttavia necessario darsi “regole chiare per non avere abusi e guardarsi da ritorni indietro. Alcuni pensano – ha detto il presidente del Consiglio – che ci sia già troppo mercato, io non la penso così”.
Ho fatto una scoperta positiva da questa esperienza dura per chi governa e durissima per chi e’ stato governato: non e’ impossibile cercare di dire la verita’ agli italiani e che e’ possibile che la capiscano”, ha sottolineato il premier.
“Alcune pratiche, profondamente radicate nella mentalità italiana”, come “l’evasione fiscale” o “il nepotismo”, “non sono degne di un Paese sviluppato membro del G7 e che è la seconda potenza industriale d’Europa”, afferma Monti, in un’intervista al trimestrale francese, ‘Politique Internationale’.
“Spero di aver contribuito a rendere gli italiani meno tolleranti rispetto agli abusi di potere e alla corruzione, e più rispettosi nei confronti dei loro doveri civici, a partire da quello che consiste nel pagare le tasse”, prosegue Monti nell’intervista, che è stata rilasciata più di un mese fa al trimestrale francese. Monti torna anche sulla necessità di una continuità sul fronte delle riforme. Sarà “difficile tornare indietro” e “sono rassicurato dal fatto che un gran numero di responsabili politici si sia impegnato a continuare su questa strada virtuosa”. Anche perché “queste riforme godono del sostegno” degli italiani che “si rendono conto che in passato, non sono state fatte sempre le scelte giuste e che questi sacrifici sono necessari per creare occupazione a beneficio delle generazioni presenti e future”.
Alla richiesta dell’intervistatore di chiarire le parole pronunciate a New York il 27 settembre , pochi giorni prima dell’intervista (il premier aveva detto che in “circostanze speciali” avrebbe potuto valutare l’ipotesi di un bis a Palazzo Chigi), Monti risponde: “Ciò che ho detto di recente è che, nell’ipotesi in cui risultasse impossibile costituire una maggioranza, io ci sarò. E se sarà necessario continuerò”. Ma, prosegue, “come ho detto molte volte l’Italia deve ritrovare la via di un processo democratico normale e non c’é alcun motivo per cui questo scrutinio non consenta di esprimere una maggioranza in grado di governare”.
Alla domanda su come veda l’Italia tra dieci anni, Monti risponde: “Sono ottimista. Le azioni intraprese proseguiranno e continueranno a portare i loro frutti”. “‘Gli italiani – prosegue il premier – si rendono conto che chi evade il fisco e’ un ladro. Ruba nelle tasche dei cittadini onesti, che sono costretti a pagare di più. Hanno capito che queste abitudini macchiano la reputazione del Paese”. Nell’intervista. Monti si dice anche “impressionato dal senso di responsabilità di cui hanno dato prova gli italiani”.