Monti: ok a modifiche al ddl stabilita’. Oggi Cgil in piazza
redazione | Il 20, Ott 2012
Il premier: ‘La crescita ci sara’, spero accordo con le parti. Fatto errori ma nessun pentimento’
Monti: ok a modifiche al ddl stabilita’. Oggi Cgil in piazza
Il premier: ‘La crescita ci sara’, spero accordo con le parti. Fatto errori ma nessun pentimento’
Oggi Cgil in piazza San Giovanni a Roma per il lavoro, per dire ‘no’ – spiega il segretario Susanna Camusso – ”a una politica che sta determinando un progressivo impoverimento del paese”. ”Non si puo’ dire a due generazioni – aggiunge il numero uno della Cgil – che il loro futuro e’ la precarieta”’.
STUDENTI IN PIAZZA A FIANCO DELLA CGIL – La Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari aderiscono alla manifestazione indetta dalla Cgil. “Saremo in piazza al fianco dei lavoratori per ribadire – spiega Daniele Lanni, Portavoce nazionale della Rete degli Studenti – che è necessario rimettere al centro dell’agenda politica dell’Italia la scuola, l’università e il lavoro. Perché è arrivato il momento in cui il Governo e le forze politiche del nostro Paese ascoltino le nostre voci e le nostre idee su queste questioni: l’impegno comune di studenti e lavoratori in questo senso è fondamentale. La condizione del diritto allo studio in Italia ha raggiunto ormai – continua Lanni – livelli drammatici. I costi di accesso al mondo della scuola e dell’università rappresentano ormai ostacoli invalicabili per moltissime famiglie italiane, e questo si traduce inevitabilmente in un danno per il futuro del Paese tutto”. “Scenderemo in piazza – dichiara Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’Udu – anche per ribadire il nostro secco no alle scelte di questo Governo di non rispettare la nostra Costituzione. Finanziando, con la Legge di Stabilità, 223 milioni di euro alle scuole private, si ledono palesemente gli articoli costituzionali che non prevedono oneri per lo Stato per le strutture private e che invece garantisce l’accesso ai livelli più alti della formazione ai meritevoli anche se privi di mezzi. Per questo chiediamo al Governo – conclude Orezzi – di destinare i 223 milioni al fondo per il diritto allo studio, perché la scusa della mancanza di soldi non regge più, è una questione di priorità di spesa ed è arrivato il momento che i giovani e il futuro di questo Paese tornino una priorità dell’agenda del Governo”.
LEGGE STABILITA’: MONTI, OK MODIFICHE SE SALDI INVARIATI – “Siamo pronti a valutare modifiche” alla legge di stabilità in Parlamento, “ma senza variare i saldi”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti da Bruxelles, ricordando che non tutte le modifiche sarebbero accettabili. “La legge di stabilità non è una manovra aggiuntiva di finanza pubblica”, ha sottolineato. Ritenevamo che la combinazione di misure contenute nella legge di stabilità fosse “la migliore” e “questa è opinione che abbiamo e che ho tuttora”. “Siamo fiduciosi che la crescita ci sarà “, ha aggiunto.
“Abbiamo fatto di sicuro errori nello specifico e di alcuni lo so per certo, ma non c’é nessun motivo di rammarico o pentimento per aver sbagliato politica economica”, ha detto il premier Mario Monti in conferenza stampa a Bruxelles.
Nella lettera alle istituzioni Ue “che fa stato dei progressi dell’Italia non ho potuto purtroppo ancora fare stato di un accordo con le parti sociali per una maggiore produttività e spero che questo sia possibile presto”, ha affermato Monti. “Ieri eravamo molto vicini a un accordo. All’ultimo momento si sono però resi necessari una serie di approfondimenti. Ho spiegato al professore Monti che eravamo vicinissimi. Resto comunque molto ottimista che da lunedì si possa riprendere il discorso e arrivare rapidamente a una conclusione favorevole”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi a Bolzano. “Pragmaticamente è giusto di approfondire la questione, invece di fermarsi a un accordo poco soddisfacente”, ha aggiunto.
BERSANI, SU IVA-IRPEF FAREMO PROPOSTE DIVERSE – “Riconosciamo l’intenzione del Governo di cercare soluzioni che affrontino il tema fiscale non solo come ulteriore pressione. Noi vogliamo verificare il tema detrazioni-Irpef-Iva dal punto di vista dei ceti medi popolari e della domanda interna. Questo è il nostro punto di analisi e non escludo che il Pd farà qualche proposta un po’ diversa”. Pier Luigi Bersani replica così alla difesa, fatta dal premier Mario Monti della combinazione tra Irpef e Iva nel ddl stabilità.