Moria delle api: studio dell’università di Harvard conferma sospetti su insetticidi
Giovanni D'agata | Il 13, Mag 2014
L’esposizione all’insetticida durante il processo di impollinazione, infatti, secondo gli esperti induce nelle api operaie la sindrome dello “spopolamento degli alveari”
Moria delle api: studio dell’università di Harvard conferma sospetti su insetticidi
L’esposizione all’insetticida durante il processo di impollinazione, infatti, secondo gli esperti induce nelle api operaie la sindrome dello “spopolamento degli alveari”
Uno studio condotto presso l’università di Harvard conferma i sospetti sul mistero
della moria delle api in tutto il mondo: a causarne la morte sono gli insetticidi
neonicotinoidi, i più usati al mondo nell’agricoltura. L’esposizione all’insetticida
durante il processo di impollinazione, infatti, secondo gli esperti induce nelle
api operaie la sindrome dello “spopolamento degli alveari”. La moria degli insetti
nell’ultimo decennio ha causato una diffusa preoccupazione perché circa tre quarti
delle colture alimentari del mondo richiedono l’impollinazione. Tanto che l’Unione
Europea è già corsa ai ripari, e nel dicembre 2013 ha vietato l’uso di tre neonicotinoidi.
I ricercatori di Harvard hanno studiato il comportamento di 18 colonie di api in
Massachusetts nell’arco di tempo di un anno. “Delle 12 colonie trattate con neonicotinoidi,
le api di sei di queste hanno abbandonato gli alveari e sono morte”, afferma lo studio.
Nel 2013 i 27 Stati membri dell’Unione europea, in seguito alle forti pressioni esercitate
dalle lobbies del settore, hanno respinto la proposta della Commissione di vietare,
l’utilizzo di pesticidi letali per la sopravvivenza delle api. Ciò nonostante via
sia una mole enorme di prove a sostegno dell’impatto negativo sulla salute delle
api di questi fitosanitari.Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei
Diritti”, le api sono patrimonio di tutti, agricoltori, consumatori e cittadini,
e si sono trasformate in uno strumento per interpretare diversamente il mondo che
ci circonda. E così, oltre a dare un apporto economico quali impollinatori, di produttori
di alimenti e di agenti della conservazione ambientale, sono diventate un simbolo
della cultura della non violenza. L’ape è diventata un soggetto politico, un simbolo
di resistenza e di affrancamento dalle prevaricazioni. Rispettare le api vuol dunque
dire rispettare l’ambiente, quindi tutti gli insetti e le altre forme di vita animali
e vegetali. Per queste ragioni diventa importante agire con consapevolezza, quindi
anche scegliere se e come effettuare un trattamento chimico, assumendosi le responsabilità
derivanti dalle eventuali conseguenze sull’ambiente e sulle altre forme di vita.