Morosini, domani i funerali
redazione | Il 18, Apr 2012
Zeman: “Perchè per Mancini nessun rinvio?”
Morosini, domani i funerali
Zeman: “Perchè per Mancini nessun rinvio?”
(ANSA) La gente di Monterosso è stata la prima a rendere omaggio a Piermario Morosini, il centrocampista del Livorno morto sabato scorso a Pescara durante la partita. La camera ardente, allestita nella cappelletta della chiesa parrocchiale, è stata aperta già alle sette del mattino, in anticipo di due ore: giovani ed anziani sono passati a portare il loro saluto a “Mario”, come lo chiamavano tutti. Tra gli amici e la gente comune si sono visti il direttore generale atalantino Roberto Spagnolo, l’allenatore della primavera atalantina Fabio Gallo e l’ex presidente Alessandro Ruggeri.
Alle dieci il flusso dei visitatori è aumentato. La camera ardente resterà aperta fino alle 22, alle 21 i giovani dell’oratorio si riuniranno in una veglia di preghiera. Domani alle 11 i funerali, che saranno trasmessi in diretta televisiva da Bergamo Tv. Ci saranno i giocatori di Livorno, Udinese, Atalanta e Pescara, oltre a numerosi ex compagni di Morosini. Annunciata anche la presenza del presidente Figc Giancarlo Abete e del suo vice Demetrio Albertini, che saranno accompagnati dal ct Cesare Prandelli. A Monterosso si attendono circa 20 mila persone: la chiesa ne contiene solo 600, il resto seguirà la cerimonia da tre maxischermi. Il funerale sarà celebrato da don Luciano Manenti, ex curato di Monterosso e grande amico di Morosini.
La tragica scomparsa del giocatore e’ stata ricordata anche da Gianni Petrucci oggi al Coni per la consegna dei collari d’oro con il premier Mario Monti: “Mi impegno a fare tutto quanto è umanamente possibile fare cercare di prevenire questi drammi. E’ stata una giornata terribile per il giorno del calcio e dello sport – aggiunge Petrucci, mentre tutti gli ospiti sono in piedi in segno di rispetto – e bene ha fatto il mondo del calcio a fermarsi e lo sport ad osservare un minuto di raccoglimento”.
Intanto la Digos di Pescara ha iniziato ad ascoltare i primi testimoni della vicenda allo stadio Adriatico. Gli investigatori in questi giorni hanno compilato la lista di tutti coloro che avevano responsabilità o che erano presenti sul campo e fuori e che sono entrati a vario titolo nell’ indagine preliminare. L’audizione dei testimoni va di pari passo con l’acquisizione di documenti e cartelle cliniche dello sfortunato giocatore, ed è solo ai primi passi.
ZEMAN: PERCHE’ PER MANCINI NESSUN RINVIO? – “Noi dopo la morte di Franco Mancini abbiamo dovuto giocare la partita col Bari: dopo la scomparsa di Morosini giustamente non si è giocato”. E’ l’accusa del tecnico del Pescara, Zdenek Zeman nelle sue prime dichiarazione dopo la morte di Piermario Morosini. Zeman ha parlato di “trattamento diverso”. “A prescindere che per me era stato più duro venti giorni fa per la scomparsa di Franco Mancini (preparatore dei portieri ed ex n.1 del Foggia dei miracoli, colpito da infarto lo scorso 30 marzo alla vigilia di Pescara-Bari) – ha spiegato Zeman in un convegno a Ortona con i ragazzi sul tema della legalità – devo dire che si è trattato di due tragedie che addolorano tantissimo. Si possono accomunare, anche se c’era un po’ di differenza di età, ma mi dispiace che sono state trattate diversamente. Sono tragedie che accadono nel calcio come nella vita. Sono vicino ai giocatori del Livorno per un dolore grandissimo. Li capisco perché noi con Mancini abbiamo vissuto lo stesso dolore”.
Il mancato rinvio della gara Pescara-Bari aveva suscitato non poche polemiche, anche per la disponibilità di entrambe le società a posticipare la gara: alla fine la Lega di B aveva sostenuto che non si era mai parlato di rinvio perché nessuno l’aveva chiesto. “Io non sono il Pescara – ha sottolineato Zeman – e non parlai dell’argomento perché ero troppo coinvolto emotivamente e personalmente, però il mio pensiero era che la gara dovesse essere rinviata”. Zeman non crede che il grande dispendio di energie dei giocatori di oggi possa essere legato a quello che è accaduto sabato scorso. “Morosini aveva giocato poco – ha detto -: credo sette, otto partite. Molti giocatori hanno giocato di più eppure non hanno avuto problemi”. Sulla prosecuzione della gara sospesa contro il Livorno il tecnico boemo spera che “sia una partita normale”. “Ci sono delle regole – ha aggiunto – e bisogna rispettarle. Poi ripeto, noi eravamo in condizioni peggiori dopo la morte di Mancini, ma abbiamo giocato dopo un giorno”.
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