«Morrone alla Vigilanza è come Dracula al centro trasfusioni» I parlamentari calabresi del Movimento 5 stelle protestano per la nomina di Ennio Morrone alla presidenza della commissione speciale di Vigilanza
«Assegnare a Ennio Morrone la presidenza della commissione speciale di Vigilanza del Consiglio regionale calabrese è come affidare a Dracula la gestione del centro trasfusioni». Lo dichiarano i parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola Morra e Paolo Parentela, che aggiungono: «Il consigliere regionale Morrone ha diversi, evidenti conflitti; specie per le cliniche dei figli. È senz’altro figura non indicata per ricoprire la carica, salvo che i partiti non vogliano ridurre la commissione di Vigilanza a un organo di carta, pagato coi soldi dei contribuenti calabresi». «Dopo Rimborsopoli e le nomine illegittime di Gioffrè e Pingitore, ci aspettiamo – continuano i parlamentari M5s – che la politica calabrese abbia uno scatto di coscienza e rifletta sulla credibilità che perde ogni giorno tra affari, inciuci e brama di possesso. È ancora viva, per esempio, la scena del televisore restituito per conto del senatore Ncd Giovanni Bilardi». «Non vorremmo – concludono Nesci, Morra e Parentela – che il corrispettivo per l’aiuto di Morrone al governatore Oliverio, grazie al quale saltò il referendum sullo statuto regionale, fosse proprio la poltrona di presidente della commissione consiliare di Vigilanza. Oliverio e gli alleati di minoranza ricordino che in politica le scelte si pagano sempre. Stare nelle stanze dei bottoni non salva più nessuno dal disprezzo popolare per azioni sbagliate e arroganti».