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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 25 DICEMBRE 2024

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Morta Angela Casella, ‘madre coraggio’

Morta Angela Casella, ‘madre coraggio’

| Il 10, Dic 2011

 

Durante il sequestro del figlio durato 743 giorni si incateno’

Morta Angela Casella, ‘madre coraggio’

Durante il sequestro del figlio durato 743 giorni si incateno’

 

 

(ANSA) Angela Montagna, sposata Casella, da tutti conosciuta come “madre coraggio” è morta nella serata di ieri a Pavia all’età di 65 anni. Durante il sequestro del figlio Cesare durato 743 giorni, nel 1988 si incatenò per protesta nei paesi della Locride. Il figlio fu poi liberato nel gennaio del 1990. I funerali si svolgeranno lunedì 12 alle ore 11 nella chiesa della Sacra Famiglia a Pavia.

Angela Casella era malata da tre anni e aveva subito diversi interventi chirurgici. In questi ultimi due mesi era rimasta nella sua abitazione a Pavia, curata dal marito Luigi. La salma è stata trasportata alla Casa funeraria di Pavia dove è stata allestita la camera ardente. Oltre al marito Luigi e ai figli Carlo e Cesare, Angela Casella lascia anche quattro nipoti, uno dei quali figlio di Cesare.

Cesare Casella, chi oggi ha 42 anni e che da uno è diventato papà di una bambina, Cloe Angelina, é arrivato alla Casa funeraria di Pavia dove è stata allestita la camera ardente della mamma Angela. Con una giacca blu, camicia, cravatta e un paio di jeans, non ha nascosto l’emozione e davanti alla bara della madre ha sussurrato: “Ringrazierò sempre mia mamma per quello che ha fatto per me”. Oggi sembra ancora più lontana l’immagine esuberante di quel ragazzo di 20 anni che, la mattina del 31 gennaio 1990, arrivò a Pavia scortato dalle gazzelle dei carabinieri dopo essere stato liberato dai sequestratori la sera prima a Natile di Careri, in Calabria e che abbracciò dopo tanto tempo la madre nella caserma dell’Arma. E’ un uomo maturo, papà di una bambina: “L’abbiamo chiamato Cloe Angelina – ha spiegato con un filo di voce -. Angelina è il nome della nonna. Mi dispiace molto che mia mamma non abbia potuto godersi ancora un po’ la sua nipotina. Sino a Ferragosto le forze l’hanno sorretta: poteva stare con noi e coccolare mia figlia. Poi, purtroppo, il male non le ha più dato tregua”.