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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 25 DICEMBRE 2024

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Morte di Marzio; mancini: indissolubilmente legato alla storia di Cosenza e del Cosenza calcio

Morte di Marzio; mancini: indissolubilmente legato alla storia di Cosenza e del Cosenza calcio

Nella notte se ne è andato Gianni Di Marzio. Allenatore, dirigente, commentatore.

Il suo nome è indissolubilmente legato alla storia di Cosenza e del Cosenza. Fu il protagonista della storica promozione in serie B dei Lupi della stagione 1987/88 – così Giacomo Mancini, già parlamentare socialista e membro dell’assemblea regionale del PD Calabria.

Lui sedeva in panchina e guidava un bel gruppo di giocatori. C’erano Simoni, Marino, Lombardo, Castagnini, Giovannelli, il povero Bergamini, De Rosa, Lucchetti, Urban, Padovano, oltre a Fantini, Montrone, Maniero, Del Nero.

Il presidente era l’avvocato Giuseppe Carratelli, suo vice il vulcanico Paolo Fabiano Pagliuso.

Che anno quell’anno. I Lupi conquistarono la seri B dopo ben 24 anni. E fu un tripudio.

Di Marzio torno’ a Cosenza due anni più tardi e conquisto’ una salvezza sofferta.

Poi andò a Palermo dove concluse una carriera da allenatore che lo ha visto su tante panchine di serie A.

Grande conoscitore di calcio e scopritore di talenti- continua Mancini- La leggenda narra che fu tra i primi ad accorgersi della classe cristallina di Diego Armando Maradona in Argentina. Immediatamente lo segnalo’ a Corrado Ferlaino, presidente del Napoli, che non poté acquistarlo perché il mercato degli stranieri era chiuso. Quello che poi avvenne è storia.