Morte giornalista Parrello, il ricordo di Mamone "Fu un esempio per molti giornalisti"
Addio Professore. Anzi Addio Maestro, di giornalismo e di vita. Con Peppino Parrello scompare un pezzo della nostra storia e della nostra vita. Giovani giornalisti, anzi aspiranti tali, fummo aiutati a muovere i primi passi nel mondo della carta stampata e di quella tv che allora era soprattutto Rai e poi negli anni ’80 anche le private degli albori. Il suo studio era nel tempo diventato un museo di cronaca giudiziaria ricco di foto uniche. Specialista di nera e di giudiziaria, Parrello aveva raccolto la summa del suo lavoro nei volumi Faide in Calabria. Quando venne presentata l’opera volle che, a presentarla nella Casa della Cultura fossimo io, giovane Direttore di una privata, e Arcangelo Badolati, corrispondente di un quotidiano e futuro giornalista di elite in seno alla Gazzetta, dove nel solco degli insegnamenti di Parrello è un specialista di giudiziaria e di nera. Ma Peppino Parrello è stato molto di più. La sua vita e la sua scelta di essere giornalista sempre sono stati e restano un esempio e uno sprone e anche in qualche frangente un esempio, di coraggiosa militanza al servizio dell’informazione: per tutti noi che non lo dimenticheremo mai.
Luigi Mamone, giornalista e assessore al comune di Taurianova