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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Morte senegalese ghetto San Ferdinando, analisi di FdI Le parole di Aurelio Timpani, responsabile dipartimento “Immigrazione” del partito: "Necessario Consiglio comunale aperto con i sindaci di Rosarno e San Ferdinando per proporre una soluzione adeguata alle criticità"

Morte senegalese ghetto San Ferdinando, analisi di FdI Le parole di Aurelio Timpani, responsabile dipartimento “Immigrazione” del partito: "Necessario Consiglio comunale aperto con i sindaci di Rosarno e San Ferdinando per proporre una soluzione adeguata alle criticità"
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Riceviamo e pubblichiamo

L’ennesima tragedia consumatasi nel “Ghetto” della Baraccopoli abusiva ubicata nella Zona Industriale di Rosarno – San Ferdinando (peraltro già teatro di analoghi episodi), non può certamente lasciarci indifferenti. Nell’esprime Cordoglio per la morte del Giovane Senegalese e, altresì, ben conoscendo la situazione di altissimo disagio e degrado in cui versano gli occupanti, tutti immigrati africani, quest’altro episodio benchè doloroso, non può esimerci però di sollevare una legittima perplessità riguardo i roghi che da poco tempo a questa parte si stanno verificando “stranamente” con insolita frequenza. E’ risaputo che già nel 2011 sono stati allestiti per una mera situazione “Emergenziale” una Tendopoli e un Campo di accoglienza in Container nelle zone industriali di Rosarno – San Ferdinando dopo il triste episodio culminato nella rivolta del 2010.

Numerose visite e sopralluoghi si sono susseguite dal 2011 in poi da parte di Rappresentanti Politici e Istituzionali quali: Ministri, Ambasciatori, Membri dell’ONU, dell’UE, Sindacalisti, rappresentanti del Clero e del mondo dell’Associazionismo, senza però trovare mai una soluzione adeguata. Nessuno si è mai domandato, o anzi, non ha voluto prendere atto, che nelle “Tendopoli” quella costruita dal Ministero degli Interni, che nell’altra abusiva, vi alloggiano più di “Duemila Africani” che prestano la loro opera lavorativa in tutti i Comuni della Piana (33) spingendosi finanche in 11 paesi del territorio Vibonese. Eppure dopo una dura giornata di lavoro e dopo aver viaggiato per tantissimi chilometri ritornano in quelle fatiscenti baracche.
• A chi “giova” farli concentrare tutti in quell’immenso “Ghetto”?
• A chi “giova” far credere che una delle soluzioni, sia di farli rimanere sempre e comunque nel territorio Rosarnese e San Ferdinandese? Adducendo quale motivazione che l’Interland non è servito da mezzi di trasporto e di conseguenza non possono essere divisi e distribuiti in tutto il territorio della Piana? Vorrei allora che mi spiegassero dunque, con quali mezzi di trasporto dalla “Tendo-Baraccopoli” giungono al posto di lavoro?

Rosarno ha un alta incidenza di Immigrati sia dell’Est europeo che dell’Africa e, non è possibile assolutamente accettare che una situazione “inizialmente emergenziale”, possa divenire definitivamente di comodo a tutti gli altri paesi che però attingono alla prestazione d’opera di codesti lavoratori. A tale proposito invito i Sindaci di Rosarno e San Ferdinando, ad indire un Consiglio Comunale aperto della “Città degli Ulivi” per discutere e quindi proporre una volta per tutte una soluzione adeguata che non penalizzi esclusivamente le due cittadine.

Responsabile Dipartimento “Immigrazione” FDI, Aurelio Timpani