Multe a go go a Lecce L'ennesima prova dell'intolleranza della Polizia Municipale che multa con contestazione immediata il titolare di pass per invalidi che, stampelle alla mano, ha fatto notare anche che gli stalli per disabili erano occupati e che l'auto non intralciava la viabilità. Lo "Sportello dei Diritti": si è giunti al limite
Questa volta si è giunti veramente al limite della sopportazione. Perché ne abbiamo
denunciate tante noi dello “Sportello dei Diritti” in questi anni, di situazioni
anomale in merito al proliferare di balzelli, tasse e multe nel comune di Lecce.
Ma quando è troppo è troppo.
Perché nel caso che andiamo a segnalare, non si tratta solo di riportare all’attenzione
della Polizia Municipale di Lecce e del suo comandante la parola “tolleranza” che
più volte abbiamo voluto ricordare come faro guida di un’amministrazione accorta
ai problemi quotidiani della cittadinanza, ma anche di “sensibilità”.
Basta leggere, infatti, il verbale consegnato direttamente nelle mani di una cittadina
munita di regolare pass per disabili e soprattutto di stampelle al momento dell’assunta
violazione per capire che nessuna smentita o annullamento del verbale a seguito del
ricorso che abbiamo preparato potrà sanare l’onta per un intera amministrazione
che tollera che si verifichino ancora episodi del genere e riparare lo stress ed
il disagio che la signora di mezz’età ha patito per il solo fatto di aver lasciato
la propria macchina un “attimo” in una zona a divieto di fermata ed aver fatto notare
ai solerti vigili che gli stalli per invalidi erano comunque al momento occupati
e che soprattutto in una tale situazione l’autovettura non intralciava in alcun modo
il traffico o la viabilità.
Non si tratta, quindi, come accaduto in altri casi che il preavviso di verbale era
stato lasciato sul parabrezza perché il titolare del pass non c’era, ma nel caso
in questione l’automobilista con gravi difficoltà deambulatorie ha tentato invano
di far rilevare queste circostanze, si ripete “stampelle e pass alla mano”, che avrebbero
senz’altro dovuto portare a più miti consigli gli operatori verbalizzanti e che
invece hanno voluto continuare con la redazione della contestazione che riporta fra
l’altro le chiarissime dichiarazioni del “trasgressore” e l’indicazione della presenza
del contrassegno disabili.
Ed allora, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,
ancora una volta non ci resta che segnalare pubblicamente fatti del genere che sono
emblematici del clima da “caccia alle streghe” che vige nella città capoluogo del
Salento da quando si è attuata la scelta politica delle multe a go go, tanto paga
Pantalone, ossia il cittadino.