Musolino (Pd), Ponte dello Stretto, “sogno distopico travestito con la cartapesta dell’ illusione teatrale”


Questa riflessione di Lorenzo Micari, politico villese di centrodestra, rappresenta bene la posizione ideologica dei favorevoli alla Grande Opera (https://www.facebook.com/share/p/18STtEGCqi/).
E’ un pensiero che ha ad oggetto il “Ponte in se’ “, un Ponte sullo Stretto astratto, “disincarnato”, con le sue fantasiose ricadute di crescita e sviluppo.
Con ciò voglio dire che seguire questo approccio e’ un apprezzabile esercizio retorico, ma solo questo.
In realtà, infatti, il “Ponte in se’ “, il Ponte astratto non esiste.
Esiste “questo” Ponte che e’ sempre lo stesso, con lo stesso progetto pieno di falle ed errori, che e’ transitato da Berlusconi a Salvini.
E’ un Ponte, la cui Società committente deve dare ancora risposte e ottemperanza alle prescrizioni tecniche e ambientali che ne minano la fattibilità e la sostenibilità.
E’ il Ponte di un appalto bocciato e redivivo grazie a una “leggina” che ha moltiplicato a dismisura i costi, in spregio delle norme europee sugli appalti.
E’ il Ponte dal “franco navigabile” ridotto che e’ un ostacolo per le Grandi Navi e che affosserà il Porto di Gioia Tauro; e’ l’Opera priva di piano di cantierizzazione, senza analisi sui rischi per la salute di una Città – Villa SG – che e’ destinata a diventare la Città sotto il Ponte. E’ il Ponte degli “espropriandi” senza casa e futuro, in balia degli eventi e privi – gia’ oggi – delle indennità dovute per l’apposizione dei vincoli che ne hanno deprezzato le proprietà.
E’ l’Opera del piano esecutivo per stralci funzionali (prodromici all’Incompiuta), dei decreti che hanno abolito il dibattito pubblico e criminalizzato la protesta.
E’ il Ponte delle risorse sottratte ai Fondi di Coesione di Calabria e Sicilia.
E’ il Ponte inutile che rappresenta una bandierina politica per la Lega Nord di Salvini. Su “questo” Ponte imposto, concreto, terribile nei suoi enormi limiti, che si misurano il ricorso al TAR, gli esposti in Procura, le denunce all’Anac e all’Autorita’ Garante per la tutela della Concorrenza e del Mercato.
Tutto il resto e’ un sogno distopico travestito con la cartapesta dell’ illusione teatrale.
Enzo Musolino
Segretario cittadino Circolo T. Giordano
Partito Democratico Villa SG