Napoli: “La magistratura reggina è nel caos”
redazione | Il 21, Giu 2011
“Le zone d’ombra che avvolgono parte della Magistratura reggina potrebbero proprio essere dettate da una precisa volontà di deviare le dovute attenzioni proprio sulle inchieste che dovrebbero far emergere “connivenze, collusioni, e malaffare” nel “sistema Reggio”
Napoli: “La magistratura reggina è nel caos”
“Le zone d’ombra che avvolgono parte della Magistratura reggina potrebbero proprio essere dettate da una precisa volontà di deviare le dovute attenzioni proprio sulle inchieste che dovrebbero far emergere “connivenze, collusioni, e malaffare” nel “sistema Reggio”
“Quanto emerge dagli ultimi fatti di cronaca la Magistratura reggina, ancora una volta, è in pieno caos. Non sta a me emettere sentenze in merito alla veridicità o meno dei fatti che coinvolgono le persone, ma la preoccupazione che emerge non può più essere sottovalutata”. E’ quanto scrive in una nota Angela Napoli, componente Commissione Parlamentare Antimafia.”Tutto accade nel mentre numerose risultanze di inchieste – continua – che coinvolgono appartenenti alla “zona grigia” sono all’esame, alcune anche da tempo, del Procuratore della DDA, Giuseppe Pignatone e nel mentre lo stesso potrebbe lasciare l’incarico a Reggio Calabria. Il richiamo alle zone d’ombra che avvolgono parte della Magistratura reggina potrebbero proprio essere dettate da una precisa volontà di deviare le dovute attenzioni proprio sulle inchieste che dovrebbero far emergere “connivenze, collusioni, e malaffare” nel “sistema Reggio”. Chi procura la “fuga di notizie”, chi ha messo realmente le bombe ai Magistrati reggini, chi rallenta le indagini in corso, chi ha interesse a dilatare i tempi per gli interventi giudiziari sulle inchieste compiute? Quale l’effettivo ruolo a Reggio e Provincia dei Servizi deviati? Senza le risposte a queste domande la bottiglia dei veleni finirà solo con l’aumentare di livello, ma non si troverà mai il medicinale idoneo a disintossicare il sistema che avvolge quella parte del territorio calabrese”.